Minori violati, nonni e zii coraggio frenano "Bibbiano bis", la storia - QdS

Minori violati, nonni e zii coraggio frenano “Bibbiano bis”, la storia

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Minori violati, nonni e zii coraggio frenano “Bibbiano bis”, la storia

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domenica 05 Settembre 2021

I piccoli potranno continuare a rimanere in casa con i nonni e gli zii, circondati da amore e attenzioni. E potranno anche riabbracciare i loro compagni di scuola, che non dovranno più cambiare.

La Corte di Appello di Roma ha sospeso il collocamento in casa famiglia dei minori V., di 5 anni, e F., di 3, che, secondo quanto stabilito dal Tribunale per i minorenni, dovevano lasciare la casa dei nonni dove vivono da anni.

I nonni sono affidatari dei bambini da quando è stata tolta la genitorialità sia al padre che alla mamma, protagonisti di una separazione conflittuale, con tanto di denunce e indagini in corso. L’agenzia Dire aveva già raccontato la vicenda e lanciato gli appelli dei nonni e degli zii, anche al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio.

LA COMUNICAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI E L’APPELLO DELLA FAMIGLIA

I servizi sociali, nell’ultimo incontro di fine agosto, avevano comunicato il collocamento in casa famiglia dei piccoli insieme alla loro madre, ed era stato deciso anche un cambio di scuola. I nonni avrebbero potuto vedere i nipotini solo 1 ora e mezzo a settimana presso la loro casa, dove sarebbero stati portati dagli operatori del servizio sociale.

Queste le disposizioni contro cui i nonni e gli zii ‘coraggio’ hanno fatto ricorso, trovando accoglimento adesso nella sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha stabilito lo stop al prelevamento dei minori rimandando ogni intervento a dopo la discussione da parte della Camera di consiglio, e ha chiesto relazioni aggiornate al Servizio sociale competente. Novità, quindi, potrebbero esserci tra ottobre e novembre. Intanto i piccoli potranno continuare a vivere nella casa dove sono accuditi dai nonni e dagli zii da tenerissima età.

GLI ZII E I NONNI: “CTU INCOMPETENTE, MA NOI ABBIAMO CREDUTO NELLA GIUSTIZIA”

“Constatiamo positivamente che la Corte d’Appello di Roma ha preso in considerazione i motivi sottesi al nostro reclamo. Non eravamo soddisfatti dei provvedimenti del Tribunale dei Minori, eravamo sconcertati dalla tempistica e dai tempi così stranamente costipati. Speravamo in un’attenzione maggiore”. Così l’avvocato Salvatore Scarfone parlando con l’agenzia Dire dopo la sentenza che ha sospeso l’allontanamento dei piccoli V., 5 anni e F., 3 anni, dalla casa dei nonni e zii. I bambini sono affidati a loro da quando, in seguito a una separazione conflittuale, è stata tolta la genitorialità sia alla mamma che al padre, ma il Tribunale dei Minori ne aveva disposto il trasferimento in casa famiglia insieme alla madre. Con tanto di cambiamento anche della scuola.

“Parliamo solo ed esclusivamente del bene dei minori- ha sottolineato il legale- le questioni fra la madre e il padre sono estranee. E l’interesse dei minori andava meglio valutato, come lascia sottendere la decisione della Corte d’Appello. Questo ci riconcilia con lo Stato di diritto in cui i miei assistiti hanno sempre creduto”.

Adesso i nonni e gli zii ‘coraggio’ avranno tempo per sostenere le loro ragioni in Camera di Consiglio, nel frattempo l’importante per i piccoli è che “non si allontanino dall’ambiente di amore e protezione di cui stanno godendo da molto tempo e che li tiene lontani dal conflitto intorno a loro, in una sorta di bolla di salvaguardia”, ha spiegato ancora il loro avvocato alla Dire.
Scarfone ha infine sottolineato l’aspetto delle valutazioni psicologiche dei bambini: “Tutto si muove in relazione alla nostra contestazione della Ctu, abbiamo ritenuto che fosse completamente sbagliata. Confidiamo molto nella competenza e nello spessore deontologico del nostro consulente, e a nostro avviso la questione meritava qualche settimana in più anche per un confronto fra due professionisti per spiegare una tale differenza di vedute”. Sulla Ctu, la posizione della famiglia “è molto netta. L’abbiamo ritenuta incompetente”. L’avvocato si augura adesso un “rasseneramento generale” della situazione tra i genitori dei piccoli, per ora “i nonni vanno solo ringraziati per l’azione che stanno facendo”. “E se con questa storia possiamo dare un apporto per migliorare il sistema dello Stato in questo ambito- ha quindi concluso Scarfone- noi faremo la nostra parte”.

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