Scadenza TARI 2024, l'ipotesi della proroga: ecco cosa cambia

Scadenza TARI 2024, l’ipotesi della proroga per il piano tariffe: ecco cosa cambia

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Scadenza TARI 2024, l’ipotesi della proroga per il piano tariffe: ecco cosa cambia

Redazione  |
sabato 27 Aprile 2024

I cambiamenti e le novità previste con l'emendamento del Dl Superbonus in relazione all'approvazione del piano rifiuti.

Negli scorsi giorni con la legge di conversione del decreto 39 del 2024 (il cosiddetto Dl Superbonus), è stata concessa ai Comuni un proroga per l’approvazione del piano economico dei Comuni (PEF) per i rifiuti e, di conseguenza, della scadenza per fissare le nuove tariffe della Tari.

Ecco cosa cambia e cosa prevede la nuova proroga.

Tari 2024, proroga scadenza per fissare le tariffe

La proroga recentemente approvata con il Dl Superbonus ha fatto slittare l’approvazione del piano rifiuti dal 30 aprile al 30 giugno. Il decreto deve ancora essere convertito in legge, ma dovrebbe garantire ai Comuni la possibilità di determinare le tariffe della Tari entro giugno senza dover confermare provvisoriamente quelle del 2023 entro il 30 aprile.

Il rinvio è stato richiesto dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per adeguare le tariffe della tassa ai prezzi correnti. La proroga della scadenza per le tariffe Tari 2024, quindi, si è rivelata necessaria per gli incrementi dei costi del servizio.

Cosa cambia con il Dl Superbonus

Con la proroga prevista dall’emendamento al Dl Superbonus per la scadenza per l’approvazione delle tariffe della Tari e del piano economico per i rifiuti, i Comuni potranno decidere di approvare il PEF (piano economico-finanziario) rifiuti entro il 30 aprile o attendere la conversione dell’emendamento in legge e provvedere all’aggiornamento delle tariffe entro il 30 giugno.

Tari, cos’è e quando si paga

La proroga non dovrebbe intaccare il calendario delle scadenze Tari che devono rispettare i cittadini per i versamenti del 2024. La TARI è una tassa comunale relativa alla gestione dei rifiuti in Italia e serve a finanziare i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Tariffe e scadenze cambiano da Comune e Comune. In molti Comuni sono previste solo due rate (la prima indicativamente verso maggio/giugno, la seconda entro fine anno), in altri casi si arriva anche a quattro. L’unica regola da rispettare a livello nazionale è quella che prevede che l’ultima rata debba essere richiesta successivamente al 30 novembre (e solitamente entro fine anno) o dopo la pubblicazione delle tariffe per l’anno in corso.

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Per maggiori informazioni sulla TARI 2024, il cittadino deve fare riferimento ai siti e alle pagine istituzionali dei Comuni di riferimento.

Immagine di repertorio

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