Impianti di smaltimento rifiuti, la Regione semplifica la burocrazia

Impianti di smaltimento e recupero rifiuti, la Regione semplifica la burocrazia: le novità

Antonino Lo Re

Impianti di smaltimento e recupero rifiuti, la Regione semplifica la burocrazia: le novità

Michele Giuliano  |
giovedì 18 Aprile 2024

Nuove linee guida alla legge del 2006 su cui si era già intervenuti nel 2022 con altre modifiche

Una procedura burocratica troppo complessa, quella per il rilascio dell’autorizzazione unica per gli impianti di smaltimento e recupero rifiuti. Quindi, è stato deciso di snellirla, in modo da rendere i processi più veloci e razionali, anche nell’ottica di ingegnerizzazione dei sistemi previsto dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Il decreto, a firma del dirigente generale del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti Calogero Burgio e del dirigente del servizio 6 Autorizzazioni rifiuti Francesco Arini, parte dalla complessità dei procedimenti istruttori relativi al rilascio dell’autorizzazione unica, che ha messo in luce una eterogeneità nell’impostazione dei progetti e delle istanze presentate al dipartimento. Tale complessità dei procedimenti, scrivono nell’atto, “ha reso necessaria la razionalizzazione delle prassi connesse al rilascio dei relativi provvedimenti autorizzativi, tale da richiedere la emanazione di apposite procedure”.

Un percorso di semplificazione cominciato nel 2022

Un primo tentativo di correzione delle procedure è stato effettuato con il decreto del dirigente generale n.1007 del 27 settembre 2022, denominato “Approvazione check-list e modulistica per le prassi relative al rilascio per il rilascio delle autorizzazioni agli impianti di smaltimento e recupero rifiuti”, e il n.1008 emesso nella stessa giornata, denominato “Approvazione delle prassi per il rilascio delle autorizzazioni agli impianti di smaltimento e recupero rifiuti”. Questi atti sono stati emanati con la precisa volontà di realizzare azioni di supporto nella redazione delle istanze con lo scopo di semplificare, velocizzare e razionalizzare le procedure istruttorie. Nel corso del tempo, all’atto pratico, è stato evidente però che tali indicazioni necessitassero di correttivi ed integrazioni ai contenuti ed alla modulistica, nell’ottica di una sempre maggiore semplificazione amministrativa. I due decreti sono stati abrogati e sostituiti dall’atto di questi giorni, confermando i criteri minimi previsti dalle norme, e fornendo ulteriori informazioni esplicative.

Una procedura più snella e semplice

I nuovi procedimenti, invece, facendo riferimento alle nuove linee guida, dovrebbero essere risolti con un minor dispendio di tempo e di energia, con una ottimizzazione che vada a vantaggio sia della Pubblica amministrazione che di coloro che necessitano delle autorizzazioni richieste. Nello specifico, per la presentazione dell’istanza per l’autorizzazione unica all’esercizio di nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, che siano fissi o mobili, le varianti sostanziali e non sostanziali relative ad impianti esistenti, il rinnovo di autorizzazioni già rilasciate, le variazioni societarie o del direttore tecnico, si applicano i criteri generali stabiliti dall’articolo 208 e seguenti del decreto legislativo 152/06. In allegato al decreto, poi, è riportata una linea guida di carattere non vincolante e modulistica standard, che potranno essere utilizzate sia per la redazione delle istanze che per la definizione della documentazione progettuale.

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