Il primo anno del Governo Schifani, il bilancio - QdS

“Siamo fuori dal tunnel”, dal disavanzo ai fondi europei: il bilancio del Governo Schifani

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“Siamo fuori dal tunnel”, dal disavanzo ai fondi europei: il bilancio del Governo Schifani

Mauro Seminara  |
venerdì 19 Gennaio 2024

Conti in ordine, riduzione del disavanzo e scampato esercizio provvisorio per la Regione Siciliana. Renato Schifani: "Siamo fuori dal tunnel"

“Ho preferito attendere il consolidamento di un determinato evento di carattere rilevante per la Sicilia per potere illustrare i dati di un anno”, ha spiegato in apertura di conferenza stampa il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. L’evento rilevante in questione è la manovra finanziaria per la quale il presidente ha ribadito la propria “grande soddisfazione per aver evitato alla Sicilia l’esercizio provvisorio, cosa che non si verificava da più decenni”. Ed esperiti i ringraziamenti al presidente dell’ARS Gaetano Galvagno e degli assessori Marco Falcone e Luca Sammartino, il presidente Schifani ha presentato alla partecipata conferenza stampa quella che si potrebbe definire una azione di governo in due fasi: il consolidamento dell’amministrazione contabile regionale e la fase di progettualità per il futuro della Regione. Il titolo, che forse involontariamente Schifani ha dato alla presentazione, è la frase pronunciata dallo stesso governatore: “siamo fuori dal tunnel”

Difficoltà e burocrazia, iter inediti per il presidente

Se non è una scena inedita quella di un governo che annuncia di aver dovuto risolvere pregresse criticità prima di poter avviare una propria azione con l’avviamento di nuovi progetti, lo è forse l’ammissione fatta da Renato Schifani in merito ad alcune difficoltà di carattere burocratico che da governatore di un territorio si è trovato a dover affrontare dopo una lunga esperienza politica di carattere “più istituzionale e politico a livello nazionale”. “Voi non potete immaginare l’iter procedurale per l’insediamento del commissario”, ha detto Schifani rivolgendosi ai giornalisti in merito alle nomine dei commissari che lo affiancheranno sul commissariamento dei lavori per il ripristino della autostrada A19 Palermo-Catania.

A19, commissari a titolo gratuito

Il presidente non ha mancato l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, in questo caso all’indirizzo di Davide Faraone che aveva criticato la nomina dei commissari per i quali Schifani ha ribadito essere stati nominati a titolo gratuito. La critica sui sub commissari, rivolta da “un esponente di Italia Viva” – Schifani non lo cita – “diventa una polemica politica stucchevole e triste”, ha affermato il presidente della Regione. Oltre la deprecabile autostrada che collega le due maggiori città siciliane, per la quale Schifani ha affermato di essere stato “sopra come un mastino sulle procedure”, il presidente ha posto la propria attenzione su un’altra nota dolente dell’isola: la Palermo-Agrigento per la quale garantisce che sarà “come un pungolo al fegato”.

Sicilia promossa da CGIA di Mestre e agenzia di rating Fitch

Delle due fasi di governo sopra menzionate, quella del riordino è stata proposta dal presidente Schifani con evidente orgoglio. Scampato l’esercizio provvisorio, riduzione del disavanzo – slide che campeggiava su schermo dietro il presidente per l’intera durata della conferenza stampa – e miglioramento del rating sono stati il fiore all’occhiello del governatore oggi apparso a palazzo d’Orléans in grande spolvero. Il trend di riduzione del disavanzo è in vero positivo già dal 2019, quando raggiunto il picco di 7,4 miliardi di euro ha iniziato a ridursi progressivamente fino ai 4,6 miliardi del 2022. Rispetto agli incrementi positivi fino allo scorso anno registrati, nel corso del governo Schifani è stata impressa una ulteriore accelerazione fino al raggiungimento di un dato attuale stimato in 2,9 miliardi di euro. Positivo anche il dato sul Pil certificato dalla Cgia di Mestre che per il 2023 segna un rialzo pari al più 1,12 per cento.

La Regione Siciliana punta sul turismo e sulla destagionalizzazione

Altra fase attiene adesso alla ineludibile progettualità. Quanto il governo Schifani intende imprimere, come propria visione, alla Sicilia per lo sviluppo futuro. Su questo aspetto è stata posta grande attenzione al comparto turistico con un impegno per un piano di destagionalizzazione. La Sicilia, che forse potrebbe meglio capitalizzare il proprio patrimonio artistico e naturalistico, registra aumenti in linea con le altre regioni sul turismo estivo. Sul turismo invernale però crolla, con una crescita che si attesta intorno al +4% contro la media del +10% delle regioni concorrenti.

Schifani il 5 febbraio alla BIT

Annunciata la presenza alla BIT il prossimo 5 febbraio, il presidente Renato Schifani ha anticipato la presentazione di un pacchetto turistico invernale da proporre alla stessa borsa internazionale del turismo nell’edizione 2025. In particolare, Renato Schifani si dice innamorato di un progetto che vede il rilancio del turismo termale, motivo per il quale si dice all’opera per risolvere i motivi di chiusura di due importanti terme siciliane. Sulla questione, quale formula per la risoluzione delle difficoltà amministrative, Schifani rilancia la partnership tra pubblico e privato.

Partnership pubblico-privato per la sanità e per il turismo

Un “approccio”, come definito da Schifani quello del rapporto con soggetti privati, che torna anche per la gestione delle criticità nel comparto sanità e che in questo caso chiama in causa il “privato di qualità” grazie al quale il presidente ha vantato una sensibile riduzione delle liste d’attesa nelle strutture sanitarie pubbliche. Al privato il presidente della Regione Siciliana riserva grande attenzione, anche in merito ai pagamenti della pubblica amministrazione. Nel corso del 2023 la Regione ha aumentato i pagamenti alle imprese di 1,8 miliardi di euro rispetto all’anno precedente e di 2,4 rispetto al 2021, riducendo i tempi di attesa per le liquidazioni delle fatture di cinque mesi. Il risultato, spiega Schifani, è che “al 31 dicembre 2023 sono stati immessi nel mercato 18,6 miliardi di euro”.

PNRR sanità, impegnato il 40% delle somme assegnate

Tra le primarie criticità siciliane, una è la sanità. Dal PNRR sanità, alla Regione Siciliana sono stati assegnati 1,9 miliardi di euro, di cui “risulta attualmente impegnato circa il 40% della dotazione assegnata”, afferma Schifani che commenta: “quindi andiamo bene!”. Altro tasto dolente è quello dei trasporti, per i quali, con specifico riferimento al costo delle tratte per i trasporti aerei, il presidente ha ricordato che sono stati stanziati 33 milioni di euro per la concessione di sconti ai residenti in Sicilia e che 13.500 persone hanno fatto richiesta con un ammontare di 485 mila euro. Le tratte coperte dal contributo/sconto regionale sono attualmente quelle da e per Roma e Milano, ma Schifani sostiene di stare lavorando per aggiungere altre località del nord Italia.

Il piano anti incendio della Regione Siciliana

Sulla questione incendi, Renato Schifani si è tolto un altro sassolino dalla scarpa criticando chi tra i banchi dell’opposizione aveva lamentato una non repentina presenza in aula da parte del presidente. “Non mi sottraggo alle richieste di confronto del parlamento”, ha affermato Schifani aggiungendo: “a patto che non siano strumentali”. Questa la premessa sul “piano travasato in manovra” che prevede il potenziamento dei mezzi anti incendio, il personale per lo sviluppo rurale formato per intervenire al fianco dei vigili del fuoco, l’unificazione delle sale di controllo di Protezione Civile e Antincendio ed una control room che Leonardo sta progettando “grazie al ministro Piantedosi” – precisa Schifani – che ha per questo programma concesso l’investimento di somme del piano settennale 2014-2020.

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