Ricerca, grazie alle cellule staminali cerebrali una nuova speranza per il trattamento della Sla - QdS

Ricerca, grazie alle cellule staminali cerebrali una nuova speranza per il trattamento della Sla

redazione

Ricerca, grazie alle cellule staminali cerebrali una nuova speranza per il trattamento della Sla

mercoledì 22 Maggio 2024

La Sclerosi laterale amiotrofica, conosciuta anche solo come Sla, è probabilmente la peggiore malattia neurologica che l’uomo abbia mai conosciuto. La Sla, infatti, distrugge giorno dopo giorno il corpo di chi ne risulta affetto, trasformandolo in una vera e propria prigione: mentre la mente rimane lucida, il corpo progressivamente si paralizza completamente. Una diagnosi di questa grave patologia equivale ad una sentenza di morte, in quanto ad oggi non esiste alcuna cura. L’aspettativa di vita di un malato di Sla va dai 2 ai 5 anni, raramente si riesce a sopravvivere oltre. Si tratta, infatti, di una malattia fatale di cui non sono ancora note le cause. La Sclerosi laterale amiotrofica può colpire chiunque e a qualsiasi età.

Contro la Sla l’unica speranza risiede nella ricerca scientifica

In Italia, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni da parte di Aifa, è finalmente cominciata la Fase 2 della sperimentazione clinica dal titolo “Trattamento con cellule staminali neurali per la Sclerosi laterale amiotrofica: uno studio clinico multicentrico, randomizzato, controllato con placebo e con endpoint biologici – Stemals ” guidata dal professore Angelo Vescovi, che vede il coinvolgimento di 30 malati di Sla trattati dunque con cellule staminali cerebrali umane. A certificare la bontà e la validità di questa sperimentazione, la decisione del Governo, che ha già assegnato un milione di euro – dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza – allo studio Stemals. Trattandosi però, di una terapia avanzata e sofisticata, i costi non sono banali: servono ancora oltre tre milioni per portare a termine la sperimentazione clinica.

La Fondazione Revert Onlus ha lanciato una raccolta fondi

Proprio per questa ragione la Fondazione Revert Onlus ha lanciato una raccolta fondi. A questa iniziativa aderiscono diverse realtà: Post Fata Resurgo – Vincere la Sla per ritornare a Vivere Odvi, Associazione conSLAncio Onlus, Viva la Vita Odv Ets, Asla – Associazione SLA, Isav – Io sono ancora vivo. L’appello è quello di un aiuto concreto, per dare una speranza ai malati di Sla, tramite una donazione a sostegno della sperimentazione Stemals. Con “un piccolo gesto d’amore” – si legge nel testo che accompagna la raccolta fondi – si può “scrivere il finale di questa storia”.

I fondi raccolti andranno interamente alla Fondazione Revert Onlus la cui attività si basa proprio sul lavoro del team di ricerca del Professore Vescovi. I centri clinici coinvolti nello studio sono quattro: Irccs Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, Ospedale maggiore della carità di Novara, Ospedale policlinico “P. Giaccone” di Palermo e Azienda ospedaliera di Padova.

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