School4Life 2.0, la didattica attiva aiuta gli studenti a scoprire il proprio talento - QdS

School4Life 2.0, la didattica attiva aiuta gli studenti a scoprire il proprio talento

redazione

School4Life 2.0, la didattica attiva aiuta gli studenti a scoprire il proprio talento

giovedì 29 Febbraio 2024

A Gela il progetto di formazione che punta a coinvolgere i ragazzi con contenuti trasversali, coniugando apprendimento teorico e pratico

School4Life 2.0 è un progetto nato dalla collaborazione tra Elis e una business comunity di 11 grandi imprese tra cui Eni. Un’iniziativa che si rivolge agli studenti di Scuole Secondarie di I e II Grado, in particolare dei territori che registrano tassi di abbandono scolastico elevati.

School4Life 2.0 promuove una didattica attiva

Un programma di sostegno alle scuole italiane, attraverso il trasferimento di competenze e valori aziendali agli studenti a maggior rischio NEET (giovani tra i 20 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono attivamente alla ricerca di lavoro). L’obiettivo è quello di stimolare gli studenti, attraverso una didattica attiva, a scoprire i propri talenti e a sviluppare interessi che li guidino nelle future scelte di vita e lavoro. Al fine di superare il modello che considera studenti e studentesse come soggetti “passivi” nel processo di apprendimento, School4Life 2.0 ha promosso una didattica attiva in grado di stimolare la capacità di ragionamento critico, offrendo l’occasione di un apprendimento inclusivo, coinvolgente e partecipato.

Attraverso gli incontri con gli esperti aziendali, nel ruolo di “Maestri di Mestiere”, gli studenti e le studentesse sono coinvolti in un processo di formazione dai contenuti sia tecnico-specialistici che trasversali, con l’obiettivo di coniugare l’apprendimento teorico con l’esperienza pratica. Gli studenti sono così coinvolti in progetti reali e laboratori con un effettivo riscontro nella realtà lavorativa, potendo sperimentare quanto appreso attraverso attività di project work. Questa metodologia consente ai giovani di comprendere l’utilità dello studio, ossia l’acquisizione di conoscenze e competenze, per un inserimento efficace nel mondo del lavoro e nella vita sociale.

Tra le altre attività realizzate va evidenziata Creathon

Tra le altre attività realizzate va evidenziata Creathon, una maratona creativa online, che ha avuto l’obiettivo di far lavorare gli studenti in team misti su una challenge lanciata dall’azienda, al fine di permettere agli studenti di sperimentare le fasi del design thinking per sviluppare idee innovative in risposta alla sfida proposta, favorendo la collaborazione e la creatività all’interno dei diversi gruppi di lavoro.

Il fenomeno della dispersione scolastica riguarda i giovani che abbandonano gli studi prima di aver completato il ciclo d’istruzione secondaria superiore. L’Unione europea (UE) ha fissato l’obiettivo di ridurre l’abbandono scolastico al 10% in tutti gli Stati membri entro il 2020, tuttavia, in Italia il tasso di abbandono scolastico rimane al di sopra della media europea: il 13,1% dei giovani abbandona la scuola senza conseguire titoli di studio o qualifiche professionali. Il fenomeno dell’abbandono scolastico contribuisce, inoltre, all’aumento del 35% dei NEET.

I giovani che interrompono gli studi hanno meno probabilità di trovare un lavoro rispetto ai coetanei che hanno ricevuto un’istruzione adeguata, generando ripercussioni in termini di costi individuali, sociali ed economici. Come riportato dai dati Istat, nel 2021 in Italia l’incidenza della spesa pubblica in istruzione rappresenta il 4,1% del Pil, a fronte di una media Ue del 4,9%. I mancati investimenti nell’istruzione si traducono in una perdita di fiducia nell’istituzione scolastica. Gli studenti non vedono nella scuola una possibilità di riscatto sociale e di accrescimento personale né un ambiente inteso al miglioramento della società. È proprio per questa ragione che è essenziale proporre un nuovo modello educativo che agisca in sinergia con la scuola per supportare i ragazzi in una formazione caratterizzata dal dialogo con il mondo del lavoro, dall’orientamento e dall’ispirazione alla ricerca del proprio talento.

Abbracciando il principio della Responsabilità civile, le imprese hanno l’opportunità di porsi come soggetto attivo del cambiamento della società, instaurando un dialogo con le Istituzioni. Possono così intervenire, anticipando i fattori di rischio e potenziando i fattori protettivi che possono prevenire la dispersione scolastica.

Sono questi i motivi che hanno convinto Eni anche per il biennio 2023-2025 a rinnovare il suo impegno nel progetto. In particolare, il progetto prevede il coinvolgimento di esperti aziendali nell’incontrare i giovani studenti delle scuole superiori di Gela per avvicinarli alle attività Eni, attraverso seminari e project work coerenti con le tematiche di interesse Eni sul territorio.

Per ognuna delle 5 scuole secondarie di II Grado presenti a Gela, oltre ad un paio di ore di allineamento con Elis sono previsti incontri con esperti aziendali Eni, Mentor e Role Model, project work e attività di orientamento.

I 5 istituti scolastici di Gela coinvolti nel progetto sono: ITIS Morselli, ISS Majorana, ITC Sturzo, Liceo Classico Eschilo e Liceo Scientifico Vittorini. Gli incontri previsti nel bimestre febbraio-marzo coinvolgeranno oltre 200 studenti.

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