Benzina giù di 25 cent al litro, il decreto in vigore da oggi

Caro carburanti, pubblicato il decreto per lo sconto, scattano i tagli di prezzo

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Caro carburanti, pubblicato il decreto per lo sconto, scattano i tagli di prezzo

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martedì 22 Marzo 2022

Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti che danno il via alla riduzione delle accise sui carburanti e quindi ai prezzi al distributore. Durerà 30 giorni. Previsti buoni fino a 200 euro

Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti che danno il via alla riduzione delle accise sui carburanti e quindi ai prezzi al distributore. Questo è stato reso possibile grazie all’approvazione del decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” contiene le norme per gli sconti: “Riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante” l’articolo 1. La misura consiste nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 30,5 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni da oggi, 22 marzo.

Sconto sul prezzo del carburante, quando parte

Il provvedimento entra in vigore da oggi. L’adeguamento del taglio sull’accise, e quindi sul prezzo di benzina e gasolio, entrerà in vigore domani, il giorno successivo della pubblicazione in Gazzetta.

La riduzione di aliquota delle accise, si legge, “si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data”. Ma è previsto che fino al 31 dicembre 2022 le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere a un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.

Code di ribassi sulla rete carburanti, i prezzi modalità self e servito

I prezzi praticati risultano infatti in calo in attesa di recepire il taglio delle accise su benzina (-25 cent/litro), diesel (-25 cent/litro) e Gpl (-4,7 cent/litro) previsto nei decreti pubblicati nella notte in Gazzetta Ufficiale. Le nuove accise sono in vigore da oggi e dovranno ora esserci gli adeguamenti tecnici per l’operatività.

Venendo al dettaglio del quadro dei prezzi praticati, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self scende a 2,122 euro/litro (ieri 2,137), con i diversi marchi compresi tra 2,103 e 2,156 euro/litro (no logo 2,124). Il prezzo medio praticato del diesel self cala a 2,103 euro/litro (ieri 2,122) con le compagnie posizionate tra 2,076 e 2,134 euro/litro (no logo 2,112).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è a 2,253 euro/litro (ieri 2,257) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,186 e 2,310 euro/litro (no logo 2,173). La media del diesel servito va a 2,239 euro/litro (ieri 2,244) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 2,185 e 2,289 euro/litro (no logo 2,160).

I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,887 a 0,910 euro/litro (no logo 0,888). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 2,001 e 2,453 (no logo 2,160).

Fegica: “Subito chiarezza su taglio accise carburanti”

“La confusione interpretativa generata dai provvedimenti assunti dal Governo, rischia seriamente di riflettersi sulla rete distributiva e sui consumatori”. E’ quanto si legge in un comunicato della Fegica, la federazione dei gestori di carburanti. “Malgrado le nostre insistenti sollecitazioni dei giorni scorsi – affermano i gestori -, i decreti nulla dicono sulle quantità già immesse al consumo al momento della loro entrata in vigore. Il che fa ritenere oggettivamente che quelle stesse quantità saranno ancora vendute con accise “piene”.

Confindustria: “Provvedimento deludente”

A poche ore dal via libera dell’esecutivo al provvedimento, una nota di Confindustria aveva parlato di decreto “deludente perché non risolve strutturalmente il problema dei rincari dei prezzi energetici”. L’associazione datoriale ha intravisto “rischi di incostituzionalità sugli extra profitti“, e proprio con gli introiti del prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche il Governo punterebbe a garantire la gran parte della copertura finanziaria del provvedimento (le misure adottate valgono nel complesso 4,4 miliardi), il tutto senza ricorrere a uno scostamento di bilancio.

Quando fare il pieno di benzina?

In Sicilia, come nel resto d’Italia, sarà dunque meglio attendere il fine settimana o l’inizio della prossima. “Aspettare qualche giorno prima di fare il pieno. Il tempo necessario affinché gli sconti sulle accise annunciati dal governo entrino effettivamente in vigore”, dice Romina Maurizidirettrice di Quotidiano Energia.

Dove fare il pieno?

Da app e segnalazioni sembra che attualmente i prezzi siano più conveniente nella Sicilia orientale, verso Catania. Anche Assopetroli Sicilia ha notato la differenza. Il perché? “Sarebbe da chiedere alle compagnie petrolifere”. Forse la vicinanza della raffineria aiuta.

A chi spetta bonus benzina 200 euro

Per quanto riguarda il caro carburante, il decreto introduce una novità. Per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

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