Separazione, divorzio e assegni dovuti - QdS

Separazione, divorzio e assegni dovuti

Sebastiano Attardi

Separazione, divorzio e assegni dovuti

martedì 10 Novembre 2020

Quale dovrà essere il giusto importo di mantenimento?

Separazione e Divorzio. Il coniuge potrà accertare la situazione economica dell’altro. Uno dei problemi più interessanti ma anche più delicati che riguardano la separazione giudiziale dei coniugi ed il divorzio, è certamente quello che riguarda l’importo che mensilmente il coniuge economicamente più forte dovrà versare all’altro economicamente più debole. Spetta, invero, al Giudice della Sezione famiglia, il compito difficile di stabilire quale dovrà essere il giusto importo di mantenimento sia a favore dell’altro coniuge sia a favore dei figli minori oppure dei figli maggiorenni non economicamente indipendenti.

Per quantificare la giusta somma, il Giudice preventivamente esamina il reddito di ciascun coniuge se lavorano entrambi o soltanto di uno quando l’altro non lavora. L’indagine, circa la capacità economica dei coniugi che lavorano mentre è più facile nel momento in cui avviene la separazione, diventa molto più difficile quando successivamente si passa alla fase del divorzio.

In quest’ultima fase, infatti, ognuno dei coniugi cerca di nascondere all’altro il proprio reddito derivante dal lavoro, presentando al Giudice una documentazione contabile (normalmente la denunzia dei redditi) incompleta oppure non corrispondente all’effettiva e sostanziale posizione patrimoniale, specie quando non risultano dichiarati i depositi in denaro presso la banca o la posta.

Finalmente, però, il Consiglio di Stato, con tre sentenze (n. 19-20-21) pubblicate il 25 Settembre 2020, ha sciolto i contrasti giurisprudenziali che riguardavano la possibilità d’accesso – da parte di un coniuge nei confronti dell’altro – all’anagrafe tributaria per verificare i redditi dell’altro coniuge. Nel recente passato – nonostante la legge sulla trasparenza (n. 241del 1990), avesse aperto la strada, al diritto di accesso all’anagrafe tributaria, ai coniugi che si separavano, la giurisprudenza del Consiglio di Stato aveva sempre negato, con più sentenze, detto accesso. Ora, invece, ogni coniuge, tramite il proprio legale, prima di adire le vie legali per la separazione od il divorzio, potrà direttamente rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per conoscere i dati reddituali, patrimoniali e finanziari dell’altro coniuge, presenti nell’anagrafe tributaria.

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