Sequestrati beni per 3,5 milioni di euro a tre fratelli vicini alla Sacra Corona Unita - QdS

Sequestrati beni per 3,5 milioni di euro a tre fratelli vicini alla Sacra Corona Unita

redazione

Sequestrati beni per 3,5 milioni di euro a tre fratelli vicini alla Sacra Corona Unita

martedì 06 Ottobre 2020

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno confiscato un ingente patrimonio del valore di oltre 3,5 milioni di euro riconducibile a tre fratelli di Racale (Lecce), ritenuti socialmente pericolosi in quanto contigui ai clan della Sacra Corona Unita.

Il provvedimento rappresenta l’epilogo delle indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce che mette la parola fine ad un lungo iter giudiziario iniziato con un provvedimento di sequestro poi impugnato dai proposti con la conseguente temporanea restituzione dei beni.

Le indagini ed i successivi approfondimenti hanno, invece, dimostrato la riconducibilità alla compagine salentina di una società a responsabilità limitata di Melissano (Le), leader nel settore del gaming e delle scommesse che, al fine di “schermare” i proventi derivanti dal loro business del gioco d’azzardo, aveva costituito una nuova impresa solo formalmente intestata ai dipendenti di un’altra azienda “di famiglia” già, per altro, colpita da una misura interdittiva antimafia della Prefettura di Lecce.

Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce e dei finanzieri hanno dimostrato la totale gestione delle attività imprenditoriali da parte del gruppo criminale di Racale che ha provato a sviare le indagini, mascherandosi dietro prestanome, per continuare ad imporre la propria leadership nella gestione del gioco d’azzardo, massimizzando i profitti anche grazie al ricorso alla manipolazione fraudolenta e successiva distribuzione di apparecchi elettronici in grado di frodare non solo i giocatori ma anche il fisco, al quale sono stati sottratti centinaia di migliaia di euro di introiti fiscali, il cosiddetto Preu (prelievo erariale unico e tassazione sulle vincite).

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