Serie A, dal Var a chiamata ai play-out: la Lega pensa alla riforma

Serie A, dal Var a chiamata ai play-out: la Lega pensa alla riforma

Daniele D'Alessandro

Serie A, dal Var a chiamata ai play-out: la Lega pensa alla riforma

Redazione  |
giovedì 15 Dicembre 2022

La Lega Serie A progetta la riforma in vista delle prossime stagioni: diverse le novità che potrebbero essere introdotte

La Serie A ha in cantiere un profondo rinnovamento.

La Lega, infatti, ha presentato un documento in 10 punti in cui si progetta una mini-rivoluzione che potrebbe andare ad impattare le prossime stagioni del massimo campionato.

“Il nostro piano contiene diversi pacchetti di proposte e iniziative, dall’ordinamento dei campionati, alla sostenibilità economica, le infrastrutture, la valorizzazione dei giovani, alcune proposte per Fifa e Uefa, con otto gruppi di proposte legislative”, ha dichiarato il presidente della Lega Lorenzo Casini.

Le novità tecniche: ipotesi Var a chiamata e tempo effettivo

Diverse sono le ipotesi paventate dal progetto di riforma della Serie A che potrebbero incontrare il gradimento dei tifosi.

“Il tifoso può essere interessato a quello che riguarda il gioco – continua Casini – e qui facciamo riferimento al VAR a chiamata, a rendere pubblici i dialoghi dell’arbitro con il VAR, poi c’è il tema del tempo effettivo, assicurando una maggiore uniformità della durata delle partite. Poi vorremmo poter far scaldare cinque giocatori insieme, cosa che ora non si può fare”.

Possibili meno interruzioni causa Nazionale

La Lega Serie A starebbe pensando anche a ridurre gli stop stagionali del campionato legati alle gare amichevoli della Nazionale.

“Pensiamo che sarebbe meglio eliminare alcune amichevoli della Nazionale – afferma il presidente della Lega – La Fifa stessa aveva proposto recentemente una riduzione delle finestre ma la richiesta è stata respinta. Noi vorremmo partire da una ragionevole revisione, magari accorpando quelle di settembre e ottobre. Non è minore amore per la Nazionale, tutt’altro: se si aumentano troppo le qualificazioni per i grandi tornei, magari guardando il ranking o la storia alcune Nazionali potrebbero giocare meno partite di qualificazione”.

“Serie A a 18 squadre? Non è una priorità: sì ai play-out”

Non è prevista, almeno nel breve periodo, la riduzione delle formazioni partecipanti alla Serie A: “

“Il numero di squadre al momento non è la priorità, tanti e tali sono i problemi del calcio nella sua interezza. La Serie A nella sua storia ha avuto 16, 18, 20 squadre, ma in questo momento il tema è meno importante e urgente di quelli che sono stati trattati, e in assemblea tutti, anche i club che premono in questo senso, sono stati d’accordo. I playoff? Non è un tema che è stato trattato, i nostri campionati di riferimento sono Liga e Premier League, sono a 20 squadre e non hanno playoff. Quindi al momento di questo non si è discusso. Tema che si è accennato invece è l’ipotesi playout nel momento in cui si lavorasse con la Serie B a un diverso sistema” ha concluso Casini.

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