Serradifalco, iniziativa per salvare la riserva di Lago Soprano - QdS

Serradifalco, iniziativa per salvare la riserva di Lago Soprano

Annalisa Giunta

Serradifalco, iniziativa per salvare la riserva di Lago Soprano

martedì 23 Gennaio 2024

Presidente del Consiglio comunale di Serradifalco e vertice del Wwf Sicilia si sono “autodenunciati” ai Carabinieri con l’obiettivo di attirare l’attenzione delle istituzioni sulla cura dell’area protetta

SERRADIFALCO (CL) – “La riserva lago Soprano è abbandonata e mal gestita”. Questa la denuncia del presidente del Consiglio comunale Daniele Territo e del presidente del Wwf Sicilia Ennio Bonfanti, che nei giorni scorsi si sono provocatoriamente autodenunciati alla locale Stazione dei Carabinieri per aver consapevolmente violato il regolamento della riserva attraverso il prelievo di una foglia d’erba.

Il lago Soprano ricco di avifauna e di biodiversità

“Un’area protetta – ha affermato Bonfanti – un lago meraviglioso ricco di avifauna e di biodiversità che è stato istituito come riserva della Regione Siciliana già dall’anno 2000 e da allora affidato alla Provincia, oggi Libero Consorzio comunale di Caltanissetta. Questa gestione è un fallimento totale: la riserva è abbandonata a sé stessa, tanto che non ci sono i confini stabiliti con le tabelle, non viene fatta nessuna attività di vigilanza, nessuna attività di gestione di questo patrimonio meraviglioso”.

La riserva abbandonata a sé stessa

“Con questa autodenuncia – ha aggiunto – noi vogliamo portare i riflettori delle istituzioni, Regione e Libero Consorzio comunale in primis, sulle gravi inadempienze che vedono di fatto la riserva abbandonata a sé stessa e costantemente attaccata da incendi, manomissioni, prosciugamento del bacino lacustre e altro ancora. Una situazione ormai intollerabile”.

“È una questione antica – ha ribadito Daniele Territo – che non ha mai avuto un’evoluzione: quando è stata istituita la riserva io non ero nemmeno nato, ma da allora stiamo ancora aspettando che si muova una foglia, tranne quella che oggi abbiamo raccolto come segno di protesta sperando di generare una reazione da parte dell’Ente gestore, mettendolo con le spalle al muro e provando a fargli assumere le proprie responsabilità, che sono enormi”.

“Non vogliamo più assistere – ha concluso – a questa inerzia e negligenza nei confronti di un bene che dovrebbe essere tutelato e valorizzato e che, invece, viene puntualmente maltrattato con continui attacchi e incendi. Adesso pretendiamo veramente un po’ di rispetto”.

Il lago Soprano è in secca quasi totale

In 24 anni, hanno sottolineato ancora Bonfanti e Territo, non sono stati ultimati gli espropri dei terreni privati ricadenti nel lago, i confini non sono perimetrati con tabelle e non viene effettuata nessuna costante azione di vigilanza, nessun intervento di prevenzione incendi, controllo idrografico del lago, protezione della fauna selvatica. Il bacino lacustre, come è stato scritto nella denuncia, è in secca quasi totale (solo in una piccola porzione le recenti piogge hanno allagato la superficie); il canneto perimetrale (importante habitat per molte specie) risulta essere stato bruciato durante la stagione estiva, sul suolo vi sono evidenti segni di presenza di bestiame al pascolo. Una situazione, insomma, che si spera possa cambiare nel più breve tempo possibile.

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