Si chiude in casa e minaccia di uccidere figlio, arrestato 59enne di Mazara del Vallo - QdS

Si chiude in casa e minaccia di uccidere figlio, arrestato 59enne di Mazara del Vallo

redazione

Si chiude in casa e minaccia di uccidere figlio, arrestato 59enne di Mazara del Vallo

venerdì 23 Ottobre 2020

Si era barricato un’abitazione di una zona popolare di Mazara del Vallo armato di fucile a canne mozze, minacciando di uccidere il figlioletto di 4 anni per poi suicidarsi. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia, al termine di un’estenuante trattativa.

L’arrestato, un cinquantanovenne, supponendo che potesse essergli revocato l’affidamento del minore a seguito di una separazione di fatto con la propria compagna, allontanatasi dall’abitazione familiare per vivere altrove, aveva inoltrato una serie di messaggi inquietanti a diverse persone vicine alla donna, minacciando di compiere un insano gesto contro il bimbo e contro se’ stesso. All’arrivo degli agenti sul posto, l’uomo pretendeva di voler parlare al telefono con la moglie, tenendo il minore sotto minaccia.

Si è instaurata una lunga mediazione, con l’ausilio di una psicologa e di un’assistente sociale.Tenuto conto del forte stato di agitazione e del protrarsi della trattativa che non sembrava sortire esiti, è stato richiesto l’intervento del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza.

Dopo l’ennesima mediazione, l’uomo ha permesso agli operatori della Polizia il recupero dell’arma, quindi una psicologa, l’assitente sociale e il figio maggiorenne dell’uomo sono stati fatti entrare nell’appartamento. Pi è stato fatto uscire il bimbo. L’uomo e’ stato quindi arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza privata aggravata e detenzione abusiva di arma alterata.

Si era barricato un’abitazione di una zona popolare di Mazara del Vallo armato di fucile a canne mozze, minacciando di uccidere il figlioletto di 4 anni per poi suicidarsi. L’uomo e’ stato arrestato dalla Polizia. al termine di un’estenuante trattativa.

L’arrestato, un cinquantanovenne, supponendo che potesse essergli revocato l’affidamento del minore a seguito di una separazione di fatto con la propria compagna, allontanatasi dall’abitazione familiare per vivere altrove, aveva inoltrato una serie di messaggi inquietanti a diverse persone vicine alla donna, minacciando di compiere un insano gesto contro il bimbo e contro se’ stesso. All’arrivo degli agenti sul posto, l’uomo pretendeva di voler parlare al telefono con la moglie, tenendo il minore sotto minaccia.

Si è instaurata una lunga mediazione, con l’ausilio di una psicologa e di un’assistente sociale.Tenuto conto del forte stato di agitazione e del protrarsi della trattativa che non sembrava sortire esiti, e’ stato richiesto l’intervento del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza.

Dopo l’ennesima mediazione, l’uomo ha permesso agli operatori della Polizia il recupero dell’arma, quindi una psicologa, l’assitente sociale e il figio maggiorenne dell’uomo sono stati fatti entrare nell’appartamento. Pi è stato fatto uscire il bimbo. L’uomo è stato quindi arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza privata aggravata e detenzione abusiva di arma alterata.

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