Si recupera lo storico complesso di San Domenico - QdS

Si recupera lo storico complesso di San Domenico

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Si recupera lo storico complesso di San Domenico

Redazione  |
martedì 08 Agosto 2023

Sono partiti i lavori per un investimento da 800 mila euro, il complesso tornerà fruibile anche il secondo chiostro.

TRAPANI – Un finanziamento di 800 mila euro per la riqualificazione del complesso monumentale di San Domenico a Trapani. “Dopo aver riaperto alla fruizione la Torre del complesso di San Domenico risalente al XV secolo e rimessa in funzione la campana della stessa torre, entro il 2023 – dichiara il sindaco Giacomo Tranchida – riconsegneremo alla fruibilità dei trapanesi e dei turisti il secondo chiostro e grande parte del San Domenico”.

Si andrebbero così a completare gli interventi di restauro iniziati nei primi anni Novanta, che hanno interessato i prospetti della chiesa, mentre nel 2008 sono stati effettuati lavori pertinenti non solo alla copertura dell’abside, alla cappella dei Crociati ed al Crocifisso, ma anche ad alcune tele e all’organo. Nel 2021 sono stati invece effettuati i lavori di manutenzione straordinaria della torre campanaria. La chiesa di San Domenico è una delle più antiche chiese di Trapani, ed è annessa al convento, in pieno centro storico, in piazzetta San Domenico.

L’edificio è a pianta rettangolare su due elevazioni, con arcate a tutto sesto e due chiostri. Fa parte dell’edificio della Torre della Ficarella, la torre campanaria sul lato esterno a nord dell’abside. La torre si erge nel punto più alto della città da dove è possibile godere di una spettacolare veduta. È a pianta ottagonale e con una splendida scala elicoidale con scalini a chiocciola ed incastro tipicamente trapanesi.

All’interno della struttura principale si trova anche la cappella della mortificazione, appartenente all’omonima confraternita, i cui appartenenti erano soliti sottoporsi alla mortificazione del corpo. Tra l’abside e il campanile si trova, invece, la cappella dei Crociati, che presenta affreschi parietali del XIV e XV secolo. “Non si tratta soltanto di recuperare un immobile che è stato abbandonato all’incuria e agli atti vandalici prima del nostro insediamento – continua il sindaco – ma di offrire spazi aggregativi e culturali ai giovani in uno dei gioielli della Città attraverso la realizzazione di ambienti di aggregazione e creatività”.

Il progetto di riqualificazione ha necessitato tempi lunghi per giungere finalmente al finanziamento effettivo, a causa, dichiara l’assessore Andreana Patti “dei ritardi accumulati per il finanziamento delle opere, della progettazione, del caro energia e della modifica del prezziario regionale. Grazie agli uffici tecnici comunali siamo riusciti a dare attuazione ai finanziamenti ottenuti da questa amministrazione, consentendoci di recuperare il complesso monumentale San Domenico. Con altri finanziamenti sulla nuova programmazione completeremo i lavori dell’intero immobile”.

La struttura diventerà luogo di aggregazione per la cittadinanza oltre che attrazione turistica di grande pregio. “Con l’apertura al pubblico e alle iniziative ludico-culturali del secondo chiostro e degli ambienti attualmente chiusi del piano terra e del primo piano amplieremo ulteriormente l’offerta culturale del San Domenico – aggiunge l’assessore al Turismo Rosalia d’Alì -. Finalmente potremo predisporre anche iniziative al chiuso durante tutti i mesi dell’anno”.

I nuovi spazi saranno utilizzati non solo come laboratori di lettura con biblioteca per giovani, audiolibri e tecniche interattive volti a stimolare, attraverso le attività di gruppo, la socialità e le relazioni di tipo ludico-espressivo anche con mezzi multimediali. “Si potrà così realizzare il progetto di polo culturale dell’intero complesso del San Domenico – conclude D’Alì – così come ipotizzato nel piano strategico culturale ideato dalla professoressa Antonella Agnoli e dal dottor Federico Costanza nel dossier di candidatura a Capitale Italiana del libro”.

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