Sicilia: 124.000 alunni ai Licei inseguono i Tecnici con 69.000 - QdS

Sicilia: 124.000 alunni ai Licei inseguono i Tecnici con 69.000

Liliana Rosano

Sicilia: 124.000 alunni ai Licei inseguono i Tecnici con 69.000

mercoledì 09 Ottobre 2019

I numeri dell’anno scolastico 2019-2020 nel Focus del Miur. 64.000 i docenti, 11.000 gli insegnanti di sostegno nell’Isola

CATANIA – Sono 8,4 milioni gli studenti italiani sui banchi di scuola per questo nuovo anno scolastico 2019/2020. Nel nuovo report del Miur, da poco pubblicato, si fa il focus sui numeri di studenti, istituti, studenti di origine straniera e scuole paritarie.

Nella distribuzione territoriale, la Sicilia, insieme alla Lombardia e Campania, è la regione con più numero di istituzioni scolastiche. Sono in tutto 821 contro le 1120 della Lombardia e 983 in Campania.

Nell’Isola, ci sono 4102 sedi scolastiche di cui 464 sono istituti comprensivi. Sono ancora la Sicilia, Calabria e Lombardia, le regioni con il maggior numero di alunni: 717 mila nel primo caso, 1,1 milione in Lombardia mentre in Campania quest’anno sono 866 mila.

Nell’identikit della scuola italiana c’è ancora un dato interessante ma non completo: quello che riguarda gli alunni che non hanno la cittadinanza italiana nella scuola statale.

Quest’anno saranno 789.066, circa il dieci per cento del totale. In Sicilia sono 26 mila (8 mila nella scuola primaria) mentre è la Lombardia la regione che registra il più alto numero di alunni senza la cittadinanza italiana: sono 201 mila.

È il liceo, in Sicilia, l’indirizzo più gettonato con 124 mila alunni, seguito dagli istituti tecnici (69 mila) e dal professionale (49 mila). In totale sono 243 mila gli studenti siciliani iscritti nella scuola secondaria di secondo grado.

Quasi 260mila sono in Italia gli alunni con disabilità, di cui 27 mila in Sicilia.

Gli insegnanti che saliranno in cattedra? Per il 2019/2020 i posti del personale docente sono 835.489, di cui 150.609 per il sostegno. In Sicilia, sono 11 mila gli insegnanti di sostegno e 64 mila i docenti nei cosiddetti posti comune. Infine, le scuole paritarie sono 993 in Sicilia con 39 mila iscritti contro le 2500 della lombardia e 231 mila iscrizioni.

E a proposito di insegnanti, è di questi giorni il nuovo accordo firmato dal Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti con cinque sindacati. Il testo, prevede innanzitutto un nuovo concorso straordinario per le medie superiori riservato a chi ha 3 anni di servizio (su otto) nella scuola statale. Il concorso (prevedibilmente sarà alla fine dell’autunno) porterà in ruolo entro settembre 2020 almeno 24 mila precari e all’abilitazione – ovvero al titolo che consente l’accesso ai concorsi – coloro che risulteranno “idonei” (ma non vincitori).

Un altro elemento che il nuovo decreto introduce è quello che vuole favorire i precari ingolfati in una graduatoria, soprattutto al Sud, soprattutto nelle discipline umanistiche: ora potranno cercare volontariamente, nel Paese, il loro posto di lavoro fisso. Il Salvaprecari bis offre, sempre con decreto d’urgenza, la possibilità che i vincitori e gli idonei dei concorsi 2016 e 2018 possano spostarsi, su base volontaria, in un’altra provincia. Emigrare, tendenzialmente, al Nord, se lo riterranno utile.

Con la prossima Legge di bilancio potrebbero arrivare altri percorsi abilitanti: riguarderebbero chi ha insegnato solo nelle scuole paritarie e i dottori di ricerca, esclusi dal Salvaprecari bis. Insieme al concorso straordinario per la Terza fascia partirà, infine, anche un “bando ordinario” per aspiranti docenti delle scuole medie superiori.

Intanto, hanno preso il via le iniziative promosse dal Miur in questo anno scolastico, tra le quali “L’Europa inizia a Lampedusa”, promossa in collaborazione con il Comitato Tre Ottobre. I ragazzi arrivati a Lampedusa, isola simbolo dell’accoglienza, hanno tra i 16 e i 18 anni. Sono stati selezionati per i loro progetti presentati nell’ambito del concorso indetto dal MIUR sui temi dell’integrazione, approfondendone i diversi aspetti in percorsi laboratoriali e formativi.

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