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Sicilia, i 429 navigator entrano in servizio

Michele Giuliano

Sicilia, i 429 navigator entrano in servizio

giovedì 01 Agosto 2019

Dal governo nazionale è arrivato il via libera con il provvedimento che li assorbirà nei Cpi. Degli oltre 800 milioni stanziati a livello nazionale, quasi 60 sono destinati all’isola

ROMA – Entreranno a breve in servizio i 429 navigator che sono stati prescelti in seguito alle prove di selezione che si sono tenute nelle scorse settimane. Infatti, è stato registrato dalla Corte dei Conti il decreto del ministro del Lavoro Luigi Di Maio per il potenziamento dei Centri per l’Impiego in modo da procedere all’assunzione dei navigator.

Degli oltre 800 milioni stanziati a livello nazionale, per la Sicilia sono destinati quasi 32 milioni e mezzo di euro per l’anno 2019 e quasi 28 milioni per il 2020, per un totale di oltre 60 milioni di euro. Soldi necessari per portare a termine questa operazione. Soddisfatta la senatrice catanese Nunzia Catalfo del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione Lavoro, che afferma: “Questo rappresenta un ulteriore passo in avanti nella riforma delle politiche attive del Lavoro, disegnata parallelamente all’introduzione del reddito di cittadinanza”.

I navigator sono delle figure pensate per coordinare e gestire la domanda e l’offerta e lavoreranno con i centri per l’impiego, consultando database per accelerare il reinserimento del disoccupato. Oltre ad occuparsi dell’orientamento del beneficiario del sussidio, dovrà anche formarlo supportando così l’azienda che ha intenzione di assumerlo. La formazione, come sottolineato dallo stesso Di Maio, potrà avvenire “non necessariamente nei centri per l’impiego, ma anche in un centro privato o in un’azienda”.

C’è da dire che questo lavoro era molto ambito. Infatti in Sicilia ci sono state ben 9 mila domande per ricoprire il ruolo di navigator. Il record va alla provincia di Palermo, come si evince dai dati comunicati dall’Anpal servizi, con 2.526 domande; ha seguire Catania, con 2 mila candidati, quindi Messina, poco più di 900. Anche nelle restanti provincie non si scherza, con una media di 400 aspiranti. I 429 navigator prenderanno servizio sulla base di un’intesa raggiunta tra governo nazionale e Regioni ed è stata valutata positivamente alla Conferenza Stato-Regioni per il via libera definitivo. Si sono scelte per ricoprire questo ruolo persone con laurea magistrale (Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Statistica e Scienza della formazione) mentre si è offerto un contratto di collaborazione di due anni. Le Regioni che hanno avuto più navigator nei loro centri per l’impiego sono la Campania e la Sicilia per l’appunto con 471 e 429 unità rispettivamente mentre la Lombardia si ferma a quota 329, seguita dal Lazio con 273 e dalla Puglia con 248.

Proprio sul ruolo delle nuove figure che dovranno essere assunte a breve si era giunti ad una stasi nel mese di marzo scorso, poi risolta con una mediazione tra Regioni e governo centrale, che hanno avuto da ridire sulla centralità o meno del navigator rispetto ai “colleghi” già in servizio nel centri per l’impiego. “Questa figura – si legge nel documento sul quale si è lavorato e trovato l’accordo – sarà appositamente e adeguatamente selezionata e formata da Anpal Servizi per capire le competenze dell’operatore dei servizi per l’impiego e contemporaneamente per muoversi nel nuovo contesto caratterizzato dall’introduzione del Reddito di cittadinanza”.

Il modello sarà quello del “case management”, che significa gestire i servizi di welfare prendendosi cura delle singole persone caso per caso. A breve si entrerà nella fase di raccolta e organizzazione dei dati perchè sia possibile un miglior incontro tra domanda e offerta di lavoro. Entro il 2019 il nuovo sistema si concentrerà sui beneficiari del reddito di cittadinanza per poi estendersi dopo il 2020 a tutti i lavoratori alla ricerca di occupazione.

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