Sicilia, Anci: "Crisi Comuni strutturale, necessarie modifiche a quadro normativo" - QdS

Sicilia, Anci: “Crisi Comuni strutturale, necessarie modifiche a quadro normativo”

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Sicilia, Anci: “Crisi Comuni strutturale, necessarie modifiche a quadro normativo”

Redazione  |
giovedì 26 Ottobre 2023

Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia, parla all’incontro dei sindaci isolani, svoltosi nella sala della Lanterna della Fiera di Genova.

“La presenza di 250 amministratori siciliani qui a Genova in occasione della 40esima Assemblea annuale Anci dimostra la nostra passione nell’amministrare sempre meglio i nostri territori. La copiosa partecipazione nasce dalla necessità di condividere le tante criticità che affrontiamo tutti i giorni, per trovare soluzioni attraverso il confronto e l’approfondimento su temi che accomunano tutti. Siamo perfettamente consapevoli, però, del fatto che la crisi degli Enti locali dell’Isola non può essere affrontata in superficie, ma con interventi mirati e provvedimenti strutturali, che tengano conto della condizione di insularità e delle profonde diversità socioeconomiche delle nostre comunità, segnate da un processo di impoverimento che pare inarrestabile e dove il tasso di disoccupazione, in particolare fra i giovani, ha raggiunto livelli altissimi”. A dirlo è stato Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia, durante il suo intervento all’incontro dei sindaci siciliani, svoltosi ieri sera presso la sala della Lanterna della Fiera di Genova a latere della 40esima Assemblea annuale dell’Anci.

Situazione degli enti dal punto di vista economico

Amenta ha citato solo alcuni numeri che identificano “la complessa condizione economica e la crisi strutturale” che affligge i 391 Comuni siciliani ormai da troppi anni, con la conseguenza che 181 Enti non hanno ancora approvato i bilanci per l’anno in corso e oltre 100 Comuni sono stati costretti a dichiarare il dissesto o si trovano in condizione di pre-dissesto. Fra i temi di grande attualità che necessitano di “interventi finanziari e normativi immediati” il presidente dell’Anci Sicilia ha citato l’ormai annosa emergenza rifiuti, lo spopolamento aggravato anche dalle ultime norme che impongono il dimensionamento scolastico e la chiusura di ospedali di prossimità, l’eccessivo aumento dei costi dell’energia che i Comuni spesso pagano il doppio del costo di mercato. E ancora l’impossibilità di assicurare servizi pubblici efficienti per mancanza di risorse e per una finanza locale disallineata con il resto del Paese per i già noti problemi legati anche alla riscossione e per il basso reddito pro capite che caratterizza in particolare le famiglie che vivono nelle città del Sud.

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