Sicilia, Uil, "direttiva precari lascia fuori tecnici informatici, inaccettabile"

Sicilia, Uil, “direttiva precari lascia fuori tecnici informatici, inaccettabile”

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Sicilia, Uil, “direttiva precari lascia fuori tecnici informatici, inaccettabile”

Redazione  |
venerdì 28 Aprile 2023

I sindacati insistono: Siamo già scesi in piazza a protestare e siamo pronti a continuare se il Governo non darà risposte certe

“E’ positivo che siano state sospese le procedure concorsuali, già bandite o non ancora concluse dalle Asp e dalle Aziende sanitarie. Era una richiesta fondamentale che avevamo preteso dall’assessore regionale durante l’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali. Resta il fatto che nella direttiva sui precari Covid, tecnici-informatici restano fuori dalle procedure di stabilizzazione, in molte realtà anche gli amministrativi. Tutto questo è inaccettabile. Anche alla luce del parere tecnico espresso dalla Conferenza Stato-Regione dove si annovera tra il personale amministrativo anche la figura di tecnico-informatico”. Così Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, e Pippo Piastra e Danilo Borrelli, della Uil Fpl e UilTemp Sicilia, commentando la direttiva sulla stabilizzazione dei precari dell’assessore alla Salute della Regione Siciliana Giovanna Volo.

Precari Covid fondamentali per sanità siciliana

“Questi lavoratori devono essere inseriti nel percorso di stabilizzazione. Ma a rimanere irrisolta, e senza soluzione, è anche la strada dei precari Covid con contratti in scadenza a breve in tutta la Sicilia – aggiungono – Anche per loro chiediamo la proroga e il reintegro per quelli che non sono più in servizio. Per tutti questi lavoratori siamo già scesi in piazza a protestare e siamo pronti a continuare se il governo regionale non darà risposte certe e immediate. La loro presenza è fondamentale visto che la sanità siciliana è nel caos più totale. Ricordiamo le lunghe file nei pronto soccorso, le piante organiche che ancora non state rimodulate perché non stati modificati i criteri e la riforma territoriale che ancora stenta a partire. Tutto ciò aggrava la situazione. La loro attuazione potrebbe consentire soluzioni di più ampio respiro”.

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