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Sicurezza e intelligence, a Palermo un convegno sulle nuove tecnologie di prevenzione

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Sicurezza e intelligence, a Palermo un convegno sulle nuove tecnologie di prevenzione

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domenica 21 Novembre 2021

Intelligence, cooperazione tra forze armate, collaborazione dei cittadini e nanotecnologie, elementi indipensabili per la salvaguardia della sicurezza interna e internazionale.

Sicurezza, utilizzo delle moderne tecnologie a scopi preventivi, cooperazione con le forze di polizia per migliorare la sicurezza nazionale e internazionale, ma altresì una corretta trasmissione delle informazioni ai cittadini in ordine alla corretta percezione del rischio, così da mettere in atto adeguate ed equilibrate azioni di protezione ed evitare inutili allarmismi. 

Questi i temi centrali del convegno nazionale dal titolo “Sicurezza interna e internazionale, l’intelligence Oggi”, tenutosi a Palermo il 18 novembre scorso nell’aula magna del “Camplus Palermo”, organizzato dall’istituto di studi europei “Alcide de Gasperi” di Roma e dall’università telematica “Giustino Fortunato” di Benevento.

I partecipanti

Un’intensa giornata di studi che ha visto la partecipazione di illustri personalità, tra gli altri, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e vicepresidente della Conferenza Episcopale Siciliana, Antonio Balsamo, presidente del tribunale ordinario di Palermo, Orazio Longo, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario di Enna e Fabrizio Corona, docente dell’università degli studi “Giustino Fortunato” di Benevento.  

Varie, durante la stimolante giornata di studi, le relazioni e gli interventi prodotti, con l’apertura magistrale di Claudio De Rose, ex procuratore generale presso la Corte dei conti, e il suo forte monito a ispirarsi ai valori dell’Unione europea, con moduli efficacissimi quali Europol, Eurojust e la figura del procuratore europeo. 

Intelligence come base di ogni efficace intervento a tutela della pubblica sicurezza, questo il messaggio trasversale ai vari interventi, un lavoro garantito da organismi quali la Digos, in collaborazione con gli organi di polizia giudiziaria e il cittadino stesso, anche in merito alla prevenzione del crimine, nella misura in cui la sicurezza deve diventare un vero e proprio imperativo che necessita della collaborazione di tutti. 

Collaborazione, vicinanza, cooperazione, parole chiave per Antonio Sabbatella, presidente nazionale dell’istituto “Alcide De Gasperi” che, durante la cerimonia di donazione di tre bici con pedalata assistita alla polizia per i servizi di prossimità, ha messo in evidenza la sempre maggior vicinanza del cittadino comune ai corpi che tutelano l’ordine pubblico quale importante passo in avanti per gestire in modo ottimale i molteplici aspetti della sicurezza. 

Da questa presa di coscienza discende poi la considerazione per cui la sicurezza non può essere solo un dovere o un’imposizione, ma una scelta consapevole di aiuto reciproco, nazionale e internazionale.  

E proprio sul concetto di aiuto, sorveglianza e protezione, rivolti ai minori, annoverati tra le fasce deboli della popolazione, si è focalizzato l’intervento del professore Francesco Pira dell’università di Messina, incentrato sulla deriva sociale costituita da social network quali Tik tok nei suoi utilizzi disfunzionali e da fenomeni allarmanti a carattere sociale e psicopatologico, quali il body shaming o il cutting. 

In definitiva, per poter parlare di un’efficace sicurezza nazionale e internazionale essa deve avvalersi della collaborazione tra gli organismi di intelligence – DISAISE e AISI – e le forze armate e di polizia, inclusa la figura del poliziotto di prossimità, beneficiando altresì delle moderne tecnologie. 

Rispetto a queste ultime ecco l’importanza assunta dalle nanotecnologie, come ha ben testimoniato Sabrina Zuccalà, presidente del laboratorio nazionale di nanotecnologie 4ward360, che ha studiato dei nanomateriali adatti a preservare dal deterioramento mezzi e abiti delle forze dell’ordine e dei militanti, innovando la protezione e la difesa attraverso un trattamento anticorrosivo in grado di far resistere le superfici, per esempio quelle dei macchinari, alle temperature più estreme e di proteggerle dalla corrosione.  

Riguardo al ruolo della polizia essa deve considerarsi garanzia di sicurezza sociale, nelle parole del professore Domenico Tramontana dell’università degli studi “Giustino Fortunato” di Benevento, moderatore del convegno, nella misura in cui la polizia di prossimità assume un valore notevole nel sistema ricettivo delle informazioni utili all’intelligence per delineare elementi preventivi a rischio criminalità e terrorismo. 

Una tematica che lo stesso Tramontana annuncia come centrale in un prossimo convegno che si svolgerà a Febbraio 2022, promosso nuovamente dall’università “Giustino Fortunato” e dall’istituto di studi europei “Alcide De Gasperi”. 

Un momento che si prospetta di alto valore scientifico, culturale, sociale, non meno importante dei precedenti, destinato a una sensibilizzazione costante, a un ulteriore approfondimento del tema sicurezza, nell’ottica partecipata e comune di una sicurezza nazionale e sovranazionale che garantisca pace, difesa e incolumità collettiva.

Angela Ganci

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