Silvia Romano "neoterrorista" per Pagano, bagarre alla Camera - QdS

Silvia Romano “neoterrorista” per Pagano, bagarre alla Camera

redazione web

Silvia Romano “neoterrorista” per Pagano, bagarre alla Camera

mercoledì 13 Maggio 2020

Reazioni contro l'esponente leghista. Il presidente Fico, "parole inaccettabili". La vicepresidente Carfagna, "stop ai teatrini nelle istituzioni". Fiano (Pd), "aula utilizzata per diffamare e calunniare". Sensi (Pd), "il vomito"

Bagarre in Aula alla Camera dopo che il deputato della Lega Nord Alessandro Pagano ha definito Silvia Romano “la neo-terrorista”.

Illustrando un ordine del giorno al decreto Covid, l’esponente del Carroccio ha criticato il Governo perché, a suo dire, al funerale di un poliziotto morto per il coronavirus non era presente con propri rappresentanti, mentre, ha aggiunto, “quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla”.

Pagano è stato immediatamente ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, che ha definito “inaccettabile” la definizione utilizzata dal leghista ma questo non ha impedito altre vivaci proteste contro Pagano da parte di molti deputati.

Carfagna, “Stop ai teatrini nelle istituzioni”

“Non è accettabile che si accusi di terrorismo una cittadina italiana che è stata prigioniera per diciotto mesi di un gruppo di feroci criminali. Ancor meno accettabile è che questo avvenga nell’Aula della Camera” ha scritto su Facebook la deputata di Forza Italia, pubblicando il video del suo intervento nell’Aula di Montecitorio dopo le parole del deputato leghista Alessandro Pagano.

“Sono intervenuta immediatamente nel ruolo di vicepresidente per censurare le parole del collega della Lega – sottolinea Carfagna -, che considero inadeguate alla carica istituzionale che ricopre e riprovevoli sul piano umano. Ritengo che tutte le istituzioni nella situazione drammatica che vive il Paese debbano recuperare sobrietà e serietà. Gli italiani non sopportano più i teatrini”.

Fico, “inaccettabili le parole contro Silvia Romano”

“Le parole d’odio rivolte a Silvia Romano nell’Aula della Camera – ha aggiunto il presidente della Camera Roberto Fico – sono violente e inaccettabili. Montecitorio è il luogo del dibattito e del confronto, anche acceso, non la sede per formulare insulti a una giovane che viene da diciotto mesi di inferno”.

Fiano (Pd), “aula utilizzata per diffamare e calunniare”

Dopo che il deputato della Lega ha concluso l’intervento ha preso la parola Emanuele Fiano (Pd), che ha definito “inaccettabili” le parole di Pagano perché ha utilizzato l’Aula per “diffamare e calunniare una persona in termini di codice penale, una persona che è stata 18 mesi prigioniera dei terroristi”.

“Evidentemente – ha concluso – l’onorevole Pagano se ne assume la responsabilità”.

Protesta anche il deputato Pd Filippo Sensi che poi su twitter racconta le parole di Pagano e commenta: “Il vomito”.

Suriano (M5S): “Gravissime parole contro Silvia Romano. Musumeci revochi l’assessorato ai salviniani”.

“L’odio, la bava alla bocca, l’intolleranza e gli insulti non appartengono al dna dei siciliani. Per questa ragione chiedo al presidente della mia Regione, la Sicilia, di revocare l’assegnazione dell’assessorato dei Beni Culturali alla Lega. Sarebbe uno schiaffo per tutti i siciliani soprattutto dopo le gravissime parole del deputato leghista Alessandro Pagano contro Silvia Romano alla Camera”.

“Pagano ha definito Silvia Romano, liberata dopo lunghi mesi di prigionia, una neoterrorista. Parole inaccettabili che associano a una ragazza crimini terribili e immagini funeste. E’ davvero vomitevole questo modo di fare politica e per questa ragione un esponente di questo partito non può in alcun modo rappresentare la Cultura siciliana né l’Identità siciliana. Una Cultura millenaria fatta di tolleranza, di arte, di comprensione e di rispetto che non si può associare con le politiche discriminatorie della Lega. Chiedo un ripensamento al presidente della Regione Nello Musumeci: la Sicilia non merita questo affronto!”.

Lo hanno dichiarato i deputati del Movimento Cinque Stelle
Simona Suriano e Luciano Cantone a seguito della dibattuta seduta alla Camera
di quest’oggi.

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