Le proposte della Cna Siracusa per la ristorazione - QdS

Le proposte della Cna Siracusa per la ristorazione

Luigi Solarino

Le proposte della Cna Siracusa per la ristorazione

mercoledì 17 Febbraio 2021

I delegati, accompagnati da 150 imprenditori del settore, hanno presentato ai sindaci della provincia un documento da indirizzare alla Regione: velocizzare l’uso delle risorse e programmare il ritorno alla normalità

SIRACUSA – “Delle proposte specifiche per sostenere e ridare fiato a tutta la filiera della fornitura, ristorazione, pubblici esercizi, beverage ed eventi”. È quanto contenuto in un documento presentato dai delegati di Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) a tutti i 21 sindaci della provincia di Siracusa.

I delegati di Cna, accompagnati da oltre 150 imprenditori del settore della ristorazione e dell’interno comparto agroalimentare, hanno chiesto ai primi cittadini di indirizzare il documento al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Le nostre delegazioni hanno affidato il documento ‘Sicilia Next 2021’ ai sindaci di tutti i Comuni, trovando in tutti i casi massima collaborazione ma soprattutto partecipazione e consapevolezza del particolare momento vissuto dagli imprenditori – ha dichiarato il presidente di Cna Siracusa, Innocenzo Russo – indice di una ritrovata vicinanza istituzionale che rappresenta la necessaria base sulla quale provare a costruire, insieme, un percorso di protezione e di ripartenza delle attività economiche”.

“Protezione innanzitutto – prosegue Russo – attraverso una rapida ed efficace erogazione dei ristori, anche con fondi regionali e interregionali, nonché, sul fronte sanitario, con una campagna vaccinale di massa e soprattutto veloce, unico strumento che permetterebbe la graduale ripresa della normalità nei comportamenti dei cittadini”.

“Ma la ripartenza economica non può prescindere ad esempio da nuovi incentivi allo start-up aziendale, nella speranza di tornare a intercettare chi in questi mesi ha dovuto chiudere per sempre la propria attività – aggiunge il presidente di Cna Siracusa – senza dimenticare l’abbattimento del ‘Total Tax Rate’ a carico dell’impresa, oggi del tutto inaccettabile, partendo certamente da un taglio deciso e coraggioso del costo del lavoro, ottenendo così anche il vantaggio di scongiurare l’emorragia di posti di lavoro dovuta allo sblocco dei licenziamenti”.

“Quanto avvenuto in forma evidentemente eccezionale e mediaticamente rilevante, deve però diventare già da domani un metodo di lavoro acquisito, basato sul continuo confronto tra istituzioni e associazioni di categoria, ad ogni livello – conclude Russo – un dialogo costante con l’obiettivo finale di far riaprire al più presto, con senso di responsabilità e in tutta sicurezza, le attività di ristorazioni anche la sera, un traguardo che, se raggiunto già in primavera e soprattutto a Pasqua, permetterà di far arrivare a tutto il settore una prima, autentica boccata di ossigeno”.

Nel documento, tra l’altro, si propone: sul piano dell’approvvigionamento finanziario occorre aumentare la dotazione finanziaria dello strumento di Fondo Sicilia per la ricettività e la ristorazione gestito da Irfis (Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia); va dato il via al più presto allo strumento denominato Fondo Ripresa Artigiani, uno strumento che guarda anche al domani favorendo gli investimenti e gli impegni di medio termine delle imprese artigiane che fanno parte in maniera considerevole della filiera; va velocizzato l’utilizzo delle risorse relative al fondo decentrato pari a 38 milioni di euro in favore delle imprese siciliane; infine un piano straordinario di riposizionamento dell’offerta siciliana da programmare da subito in vista dell’auspicato scemare della crisi sanitaria.

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