Siracusa, Villa Reimann torna agli antichi splendori - QdS

Siracusa, Villa Reimann torna agli antichi splendori

Luigi Solarino

Siracusa, Villa Reimann torna agli antichi splendori

mercoledì 23 Dicembre 2020

L’Amministrazione comunale ha dedicato un’apposita voce in Bilancio per il recupero della struttura. Adesso, dopo circa due anni di lavoro, tutti gli interventi di restauro sono stati ultimati

SIRACUSA – Villa Reimann torna agli antichi splendori. La Villa, sita nei pressi del parco archeologico della Neapolis, fu fatta costruire nel 1881, e nel 1934 venne acquistata dalla danese Christiane Reimann da cui prese il nome. Nel 1976, Christiane Reimann lasciò la Villa al Comune di Siracusa affinché la destinasse a “Sede di attività formative ed educative di rango universitario ed in ogni caso di elevato livello intellettuale, ed altresì a sede di manifestazioni culturali di pari dignità, e ciò al fine di contribuire al progresso civile ed intellettuale della città di Siracusa”.

Difatti, l’Amministrazione comunale di Siracusa, con l’ausilio del Consorzio Universitario Archimede e di alcuni volontari, a partire dal settembre del 2018, ha effettuato una serie di interventi finalizzati alla ristrutturazione degli interni della Villa.

Inoltre si è provveduto alla ricollocazione, all’interno dell’edificio, sia della collezione archeologica che dell’importante pinacoteca, entrambe risistemate nel proprio contesto dopo oltre 20 anni di deposito nei magazzini della Soprintendenza ai Beni Culturali aretusea e dei Vigili Urbani.

Da aggiungere anche che grazie alla Biblioteca comunale, su indicazione dell’assessore comunale alla Cultura, Fabio Granata, il mese scorso è stato ricollocato all’interno della Villa anche l’Archivio Reimann che, d’ora in poi, sarà a disposizione degli studiosi.

Villa Reimann è stata teatro da maggio a settembre di importanti eventi letterari e teatrali, fin quando l’emergenza Covid-19 lo ha consentito. Di notevole interesse anche il parco della Villa che si estende per circa 16.000 m2.

Al suo interno si possono ammirare un “Giardino Esotico”, composto da una doppia serie di aiuole disposte secondo lo schema classico dei giardini all’italiana, e una collezione di piante rare. Inoltre sono presenti una serie di fontane, vasche e pozzi e delle aree arredate con tavolini, panchine e vasi in pietra e viali con colonnine ispirate alla mitologia greca.

Il primo cittadino, Francesco Italia, e l’assessore, Fabio Granata, hanno deciso l’apertura di una specifica voce di Bilancio dedicata a Villa Reimann (mai presente prima) e hanno aperto già un dialogo con la Soprintendenza per il restauro delle colonnine del Giardino che sarà curato direttamente dall’Amministrazione comunale attraverso l’opera di restauratori professionisti.

Infine, l’Assessorato alla cultura ha impegnato complessivamente ben 25 mila euro per il recupero di tutti gli infissi della Villa e dell’auditorium oltreché per una manutenzione straordinaria delle facciate. Soddisfatto l’assessore Fabio Granata che sottolinea l’efficacia dell’azione dell’Amministrazione e in particolare dell’Assessorato alla cultura su Villa Reimann.

“Nonostante alcuni profeti di sventura – dichiara Granata – la rinascita di Villa Reimann rappresenta una realtà sotto gli occhi di tutti coloro i quali hanno consapevolezza degli interventi e delle attività già portate a compimento in questi due anni e attualmente in itinere”.

“Appena sarà possibile – conclude l’assessore alla Cultura – inviteremo la stampa in Villa per consentire di constatare direttamente quanto è stato fatto e quanto stiamo facendo per il Patrimonio Materiale e immateriale della Villa”.

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