Sito archeologico Monte Iato, manutenzione e ripulitura - QdS

Manutenzione e pulizie straordinarie nel sito archeologico di Monte Iato

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Manutenzione e pulizie straordinarie nel sito archeologico di Monte Iato

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martedì 23 Agosto 2022

Un intervento che prevede un'azione di bonifica, ripulitura delle erbacce e molto altro per dare nuova luce al sito archeologico.

Il sito archeologico di Monte Iato, una delle tre importanti aree in cui si articola il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato, è tornato al suo splendore grazie un intervento di ripulitura e manutenzione straordinaria.

A contribuire all’importante lavoro a favore del sito archeologico gli operai dell’Esa, che garantiscono un’opera di manutenzione straordinaria dopo l’accordo con il direttore del Parco, Domenico Targia.

Manutenzione straordinaria nel Parco di Monte Iato

L’intervento di manutenzione straordinaria nel Parco di Monte Iato era già stato sollecitato dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà.

Gli operai hanno ripulito le erbacce ed eseguito un’azione di bonifica e ripristino complessivo dell’area con il supporto del Comune.

Il sito di Monte Iato ad agosto ha ospitato degli spettacoli dell’associazione dei “Teatri di pietra”, che hanno fatto da cornice al suggestivo museo di case D’Alia. È in corso, inoltre, la programmazione di un calendario di iniziative che, a partire da settembre, interesseranno l’area degli scavi.

Lì da 51 anni opera l’Università di Berna, che nei prossimi mesi collaborerà con l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Si prevede perfino l’organizzazione di un workshop in Svizzera.

“Le comunità locali e quelle scientifiche – afferma il direttore del Parco, Domenico Targia – sollecitano l’avvio di un processo di collaborazione culturale tra istituzioni che, restituendo dignità a luoghi di grandissima importanza storico-archeologica della provincia di Palermo, dia, finalmente, l’opportunità di valorizzare il comprensorio iatino mettendone in evidenza anche la ricchezza del patrimonio etnoantropologico e culturale”.

Fonte immagine: Facebook

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