In contrada Buscopiano i residenti hanno presentato esposto alla Procura denunciando il fatto. Gli accertamenti della Polizia municipale e dell’ufficio tecnico hanno confermato la situazione
VITTORIA (RG) – Sono numerosi gli ‘scheletri’ di cemento armato che sovrastano le nostre coste. Dovevano diventare alberghi, residence e invece sono rimaste delle strutture incomplete. Molte di queste insistono nel territorio ibleo – e in generale in quello siciliano – da decenni: non si riesce più a completarli ma non ci sono neanche i soldi per buttarle giù. E quindi diventano pericolanti e molto spesso rifugio di senzatetto o di giri illeciti.
È quello che succede proprio in queste settimane a Vittoria, in contrada Boscopiano. Un gruppo di migranti ha occupato abusivamente uno stabile abbandonato: i residenti della zona hanno presentato un esposto alla Procura di Ragusa, denunciando una situazione di degrado sociale e problemi di ordine pubblico.
La costruzione doveva diventare un hotel ma, di fatto, il progetto è rimasto disatteso e vi si sono stabiliti abusivamente diversi nordafricani. Dopo le numerose segnalazioni dei residenti della zona, la commissione straordinaria del Comune, anche a seguito di determinazioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza, riunitosi proprio in questi giorni, ha disposto accertamenti alla Polizia municipale e all’Ufficio tecnico. “L’attività, svoltasi già in queste ore, tesa ad accertare i fatti pubblicamente denunciati – hanno riferito dal Palazzo di città – ha consentito di verificare, anche attraverso il contatto e la collaborazione diretta con i residenti della zona, che l’immobile, in cattivo stato di manutenzione, si presenta in pessime condizioni igienico sanitarie dovute alla presenza di colonie di volatili.
Il sopralluogo ha altresì verificato che probabilmente, constatata la presenza di un giaciglio composto da due materassi, l’immobile viene utilizzato saltuariamente da senzatetto. Tuttavia nessun segno lascia presumere la costante presenza di persone.
Per tali motivi – hanno aggiunto – la direzione Territorio e Patrimonio, all’esito degli accertamenti di competenza, convocato il legale rappresentante della società proprietaria dell’immobile, ha notificato una diffida affinché si provveda immediatamente alla pulizia ed alla rimozione dei giacigli e che vengano eseguite opere volte ad impedire l’accesso di terzi estranei all’interno della struttura.
Gli Uffici preposti – hanno concluso dal Comune di Vittoria – vigileranno sul rispetto e l’esatto adempimento delle prescrizioni imposte”.
HUB – CONTROLLO FLUSSI VEICOLARI NELLO STRETTO.
Per risolvere le estenuanti attese e le code interminabili che intasano le due cittadine rivierasche dello Stretto di Messina, non servono mega strutture con tempi di costruzione Biblici e neppure faraoniche opere viarie, ma solo amministratori che abbiano la volontà di risolvere i problemi, libera da sudditanze imprenditoriali e obblighi politici.
Ho più volte tentato, di indicare alla mia città e alla sua compagine politica una strada alternativa e sostenibile, ma ogni mio sforzo è sembrato essere vano, perché a Messina vige l’arcaico e morboso pensiero del “non si può fare”, una forma di volontà apatica al cambiamento.
La complessità del presente, richiede processi condivisi e soluzioni smart, che superino le restrizioni economiche alla realizzazione di costose soluzioni. In questo contesto, le amministrazioni locali non devono trovare conveniente costruirsi attorno un terrapieno che li separi dal territorio, al contrario, devono coinvolgere la loro popolazione per proporre soluzioni innovative e individuare semplici e immediati processi di miglioramento.
Come ogni anno, anche in questi giorni di Agosto si sono buttati al vento i titoli di giornale, per le attese interminabili agli imbarcaderi delle due città dello Stretto ( V.S. Giovanni e Messina), accompagnate dallo stress dei cittadini bloccati nella circolazione tentacolare, comunque risolvibile con l’applicazione di processi efficienti.
Infatti, la costituzione di una struttura di controllo dei flussi veicolari e terza ai vettori Ro-ro dello stretto di Messina, potrebbe offrire una soluzione immediata a queste questioni irrisolte di traffico, con lo scopo di raccogliere e ottimizzare le “prenotazioni” degli utenti che vogliono traghettare.
L’idea proposta, è gestibile anche con processi di smart-work ed ha lo scopo di creare un nodo (Hub) che sviluppi anche offerte complementari al solo traghettamento (J.V.), per restituire notevoli benefici nel territorio e vantaggi tangibili alle due città.
L’Innovazione non è fatta solo di strumenti faraonici e costose opere, ma spesso da “processi semplici” che non aggiungono ma tolgono blocchi al contesto intasato dei “vedremo” o “faremo”, basta averne la volontà e coinvolgere il territorio.
Ovviamente rimango disponibile a condividere i particolari, con chi fosse interessato a sviluppare questa idea.
Gb
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