A Taormina è ancora allarme edilizia scolastica - QdS

A Taormina è ancora allarme edilizia scolastica

Massimo Mobilia

A Taormina è ancora allarme edilizia scolastica

mercoledì 15 Novembre 2023

Il caso della Vittorino Da Feltre, chiusa a tempo indeterminato, è solo la punta di un iceberg che riguarda numerose strutture del territorio, a partire dalla popolosa frazione di Trappitello

TAORMINA (ME) – Dopo due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, il punto sull’edilizia degli istituti taorminesi continua a non portare nulla di buono. La notizia più scottante degli ultimi giorni riguarda il plesso Vittorino Da Feltre: dopo diciannove anni di chiusura per inagibilità, si è deciso adesso di restituire il finanziamento per i lavori di ristrutturazione alla Regione siciliana, chiudendo così definitivamente le porte alla riqualificazione della storica scuola elementare di Taormina centro, che a questo punto non riaprirà mai più le porte, senza sapere cosa potrebbe diventare.

Questa la decisione finale di Palazzo dei Giurati, perché sarebbe stato ormai impossibile portare avanti i lavori così come erano stati progettati e preventivati, dato che in corso d’opera era emersa la necessità di mettere in sicurezza un’area più grande del previsto e dunque ulteriori risorse economiche difficili da intercettare.

La Vittorino Da Feltre tasto dolente dell’edilizia scolastica

La Vittorino Da Feltre ha rappresentato da sempre il tasto più dolente di tutta l’edilizia scolastica taorminese. Il cantiere finanziato per 1 milione e 800 mila euro (la somma adesso restituita), era partito a giugno del 2020, dopo sedici anni di chiusura e immobilismo. Come detto, oltre alle lungaggini dovute alla pandemia, i lavori si sono poi bruscamente interrotti dopo che, durante gli scavi, si era concretizzata la necessità di una variante al progetto che non è stata più economicamente sostenibile. Il problema è che a soffrire le conseguenze maggiori di questa chiusura, in tutti questi anni, sono stati i piccoli alunni taorminesi, costretti alla stretta convivenza tra classi elementari e medie, nell’altrettanto precario plesso scolastico Ugo Foscolo, che necessità anch’esso di una completa ristrutturazione e messa in sicurezza antisismica. Convivenza che adesso da precaria si è stabilizzata a tempo indeterminato.

Anche a Trappitello le scuole “messe male”

Non sono messe meglio le scuole della popolosa frazione di Trappitello, dove lo stesso destino è toccato ai piccoli di elementari e medie che devono convivere nel plesso di via Francavilla, perché la vecchia scuola elementare di contrada Santa Filomena negli ultimi anni non è stata più agibile dopo crolli parziali del tetto. Su Santa Filomena, tra l’altro, l’Amministrazione comunale aveva dovuto rinunciare, anche in questo caso, a un finanziamento da 500 mila euro della Regione siciliana, tramite l’assessorato per la Famiglia, per la realizzazione di un nuovo asilo. Si trattava di un contributo che avrebbe dovuto essere cofinanziato dal Comune, e proprio per questo motivo i lavori non sono mai iniziati, perché da una spesa iniziale di 120 mila euro era emersa la necessità di reperire altri 380, impossibili da trovare nel bilancio in dissesto di Palazzo dei Giurati.

Tutto da rifare quindi per intercettare risorse necessarie

Tutto da rifare quindi per intercettare risorse necessarie a ridare vita alle scuole di Taormina, o quantomeno per mettere in sicurezza quelle esistenti. Dopo l’azzeramento dei vecchi progetti adesso è tempo, per l’amministrazione del sindaco, Cateno De Luca, di fare sul serio e rimettere in piedi progetti la cui fattibilità economica dovrà essere certa e blindata.

L’unica nota positiva riguarda la ristrutturazione della scuola elementare Raffaele Resta della frazione di Mazzeo, che grazie a un finanziamento da quasi 1,7 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, vedrà aprire il cantiere presumibilmente a partire da gennaio. L’avveniristico progetto, curato dagli architetti Giovanni Fiamingo e Anna Carulli, prevede la demolizione dell’edificio esistente e la ricostruzione di un complesso già considerato altamente innovativo e improntato alla difesa dell’ambiente.

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