Taormina, c’è il via libera al progetto per la demolizione dell’ex Mattatoio - QdS

Taormina, c’è il via libera al progetto per la demolizione dell’ex Mattatoio

Massimo Mobilia

Taormina, c’è il via libera al progetto per la demolizione dell’ex Mattatoio

mercoledì 16 Ottobre 2019

Per finanziare i lavori, il Comune è riuscito a intercettare un finanziamento di 90 mila euro. Sarà riconvertito in area di sosta e via di fuga per la scuola e i residenti della zona

TAORMINA (ME) – Svolta epocale per uno degli immobili più controversi del patrimonio comunale di Taormina: dopo trent’anni di immobilismo, la giunta ha dato il via libera al progetto esecutivo (delib. n. 281 del 10 ottobre) che porterà alla demolizione dell’ex Mattatoio, chiuso dagli anni Ottanta, ormai fatiscente e pericoloso per i residenti della zona. Per finanziare i lavori, il Comune è riuscito, infatti, a intercettare un finanziamento di 90 mila euro, nell’ambito della Legge n. 58 del 28 giugno 2019, che assegna per l’anno in corso somme alle città tra i 10 mila e i 20 mila abitanti per l’efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile. Non più utilizzo residenziale dunque – come si era pensato per anni senza peraltro arrivare a una soluzione – ma totale riqualificazione dell’area per esigenze prima di tutto sanitarie.

Il degrado in cui versa da anni l’ex Mattatoio è arrivato agli estremi, non solo per i continui crolli ai quali è sottoposta la struttura – dove non è esclusa la presenza di amianto – ma soprattutto per la sporcizia e il continuo passaggio di topi, in una confinante con il plesso scolastico Ugo Foscolo, che ospita l’Istituto Comprensivo 1 del centro storico. Una situazione che richiede continui interventi di derattizzazione e disinfestazione, utili nell’immediato ma inutili fin quando l’area non sia pienamente risanata. Per questo motivo, l’idea dell’amministrazione guidata dal sindaco, Mario Bolognari, è sempre stata quella di riconvertire l’ex Mattatoio, non più a uso residenziale, bensì ad utilizzo pubblico, trasformandola in area di sosta e via di fuga per la scuola e i residenti della zona.

Ottenuto nei mesi scorsi anche l’ok della soprintendenza di Messina, per non perdere il finanziamento le ruspe dovranno adesso iniziare a muoversi entro il 31 ottobre, per spianare un’area nella quale al momento è presente un edificio di 440 metri quadrati su una superficie totale di 1.180 metri quadrati. Una volta completata la riqualificazione e messa in sicurezza, la nuova piazza sarà strategica in una zona dove la viabilità è davvero critica: in mancanza di una via di fuga, infatti, la via Cappuccini subisce il caos di mezzi privati e scuolabus che giornalmente devono entrare e uscire dalla stessa arteria. Ecco perché l’apertura dell’area ex Mattatoio darebbe respiro alla manovra dei mezzi, oltre a diventare parcheggio, sia per la scuola che per i residenti, e punto di raccolta per le emergenze da inserire nel Piano di Protezione Civile.

Un cambio radicale di rotta, dunque, rispetto alla precedente amministrazione che per la stessa area preventivava un uso residenziale, quindi pensando di edificare e poi ricavare un investimento di circa 7 milioni di euro. E’ stata questa per anni la scelta del Comune, nel Piano economico degli immobili da valorizzare, fino a quando l’attuale giunta non ha cambiato la destinazione d’uso nell’ultimo Piano di ricognizione deliberato il 9 agosto. Stessa sorte toccherà anche a un terreno incolto, di oltre 8 mila metri quadrati, che faceva sempre parte dell’ex Mattatoio comunale e che Palazzo dei Giurati ha intestato al vicino Istituto delle Suore del Divino Zelo: ha un valore di 272 mila euro e rimarrà ad utilizzo pubblico nell’ambito dei nuovi lavori di riqualificazione.

Superata così anche la polemica che l’opposizione aveva sollevato nei mesi scorsi, in Consiglio comunale, secondo cui non si poteva perdere quell’investimento da 7 milioni di euro, perché inserito nel Piano di riequilibrio finanziario, al quale il Comune ha dovuto attingere per ripianare i debiti. Le successive rimodulazioni avevano, infatti, escluso tale possibilità, evitando per Taormina l’ennesima aggressione edilizia in una città ormai satura dal punto di vista immobiliare, soprattutto nel centro storico.

Twitter: @MassimoMobilia

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