Tasi e Tari, Natale amaro per gli evasori a Calatafimi - QdS

Tasi e Tari, Natale amaro per gli evasori a Calatafimi

Vincenza Grimaudo

Tasi e Tari, Natale amaro per gli evasori a Calatafimi

sabato 04 Gennaio 2020

Sono 62 gli avvisi di accertamenti per la tassa sui rifiuti, addirittura 445 per l’altro tributo. Dal Comune attività che mira a stanarli: corsa contro il tempo per evitare la prescrizione

CALATAFIMI (TP) – Festività natalizie amare per gli evasori a Calatafimi. Nella cassetta delle lettere altro che auguri e notizie liete: per loro anche e soprattutto le cartelle dei mancati pagamenti dei tributi degli anni passati.

Per il Comune è cominciata una vera e propria corsa contro il tempo per arrivare a notificare gli avvisi in breve tempo: ben 445 quelli relativi alla Tasi non pagata nel 2014, altri 62 quelli della Tari accumulati negli ultimi cinque anni. Per quanto riguarda il primo tributo è quello che rischia seriamente di andare in prescrizione perché riguarda l’anno 2014, quindi nel 2020 si supererebbero i cinque anni per la riscossione. A lanciare l’allarme è la stessa responsabile del procedimento per conto del Comune, la ragioniera Antonina Bonì: “Per velocizzare il lavoro e non incorrere nella prescrizione dell’anno d’imposta 2014 – scrive – tali avvisi devono essere spediti a stretto giro di posta ed è necessario quindi supportare l’ufficio ‘Imu-Tasi’ affidando all’esterno tale servizio”.

Detto fatto, con apposita determinazione degli uffici è stato affidato il servizio di stampa, imbustamento e recapito accertamenti atti tributari alla ditta Dbf services società cooperativa. Operazione che costerà alle casse comunali 1.818,72 euro. Alla scoperta di questi evasori si è arrivati a seguito del servizio di aggiornamento della banca dati della Tasi da dove sono venute fuori le centinaia di contribuenti che non avevano corrisposto quanto dovuto.

Altro controllo ha riguardato anche la verifica incrociata dei dati tra le superfici dichiarate ai fini Tari (tassa sui rifiuti), le superfici catastali e la banca dati dei contribuenti. Non sono mancate anche in questo caso le sorprese: dal 2014 al 2017 62 le cartelle risultate non pagate per un totale di circa 18 mila euro da recuperare. Sempre in questi giorni partiranno gli altri avvisi di accertamento anche per questo tributo: questa volta chi pensava di farla franca avrà un natale invece molto amaro. Intanto proprio su questa questione è polemica al palazzo di città dopo l’avvio dell’attività antievasione da parte degli uffici comunali. Il gruppo consiliare di opposizione di “Futuristi Calatafimi” punta il dito contro gli uffici: “Giusto e sacrosanto stanare i furbetti di turno – si legge in una nota dei consiglieri Patrizia Parisi, Vincenzo Mucaria, Dario Ardito e Silvestro Guida – ma diversi funzionari dovrebbero scusarsi con i cittadini per le molte cartelle tributarie da stralciare a causa di errori e per i ritardi dell’invio a ridosso della scadenza per scongiurare la prescrizione. Per velocizzare il tutto ci si è affidati ad una ditta esterna, con un ulteriore aggravio sulle casse comunali di circa 1.800 euro”.

L’auspicio dei consiglieri è che inizi al più presto l’aggiornamento del database tributario, come già la stessa minoranza aveva sollecitato in uno degli ultimi consigli comunali.

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