Caporalato in Sicilia, insediato tavolo regionale contro sfruttamento - QdS

Caporalato, tavolo regionale contro lo sfruttamento dei lavoratori in Sicilia

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Caporalato, tavolo regionale contro lo sfruttamento dei lavoratori in Sicilia

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martedì 26 Luglio 2022

Linee guida specifiche contro lo sfruttamento dei lavoratori e i temi rilevanti per sconfiggere il caporalato: insediato tavolo regionale in Sicilia.

Si è insediato il tavolo regionale di contrasto al grave sfruttamento lavorativo e al caporalato in Sicilia. Il primo incontro si è tenuto oggi all’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Siciliana.

L’organismo, presieduto dall’assessore Antonio Scavone, ha visto la partecipazione di Tatiana Esposito, direzione generale Immigrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione; Raimondo Nocito, tenente colonnello dei carabinieri; dei rappresentanti dei dipartimenti regionali della Famiglia e delle politiche sociali e del Lavoro; di Fai Cisl, Flai Cgil, Inail, Anpal Servizi; dei rappresentanti delle Prefetture di Agrigento, Catania e Ragusa.

Contrasto al caporalato in Sicilia, insediato tavolo regionale

Scavone ha illustrato le attività dell’Assessorato in tema di contrasto al caporalato e ricordato le attività avviate dall’Ufficio speciale Immigrazione nell’ambito di Su.Pr.Eme. e P.I.U. Su.pr.Eme. Queste includono:

  • la politica di attenzione alla mobilità dei lavoratori;
  • gli interventi di mediazione culturale e di salute durante la pandemia;
  • i sette progetti di agricoltura sociale innovativa attivi sul territorio, che prevedono percorsi di formazione per gruppi di lavoratori stranieri;
  • le azioni per il superamento degli insediamenti informali, che hanno consentito la creazione di alloggi finalizzati a supportare l’integrazione con il territorio.

Le linee guida contro lo sfruttamento dei lavoratori

“Il tavolo regionale ha il compito di elaborare le linee guida in tema di contrasto allo sfruttamento lavorativo che possono facilmente integrarsi sul piano della programmazione, della pianificazione e dell’operatività del tavolo nazionale contro il caporalato”, ha spiegato Scavone.

“La redazione delle linee guida sul piano nazionale riguarda la protezione e l’assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo e la Regione ha il dovere di promuovere, anche con il coinvolgimento del terzo settore e le strutture pubbliche, lo sviluppo delle azioni anti-caporalato”.

L’assessore alle Politiche sociali ha inoltre sottolineato l’importanza di una strategia di attenzione verso il mondo dell’immigrazione, che coinvolga i centri per l’impiego e si avvalga del potenziamento dei servizi di incontro tra domanda e offerta e dell’attività di formazione degli ispettori del lavoro.

“Sono molto felice dell’istituzione del tavolo, la cui composizione articolata restituisce la complessità e gli obiettivi del piano triennale. Il tavolo costituisce un presidio territoriale e un modello di governance“, ha affermato Tatiana Esposito.

Il gruppo di lavoro rientra all’interno delle attività del programma “Su.Pr.Eme. Italia” finanziato dai fondi Amif – Emergency Funds della Commissione europea – Direzione generale Migration and home affairs. Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale Immigrazione (capofila), coadiuvato dalla Regione Puglia (coordinatore) assieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’Organizzazione internazionale per le migrazioni e a Nova consorzio nazionale per l’innovazione sociale.

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