Teatro, al Brancati di Catania successo per "Chi vive giace" - QdS

Teatro, al Brancati di Catania successo per “Chi vive giace”

redazione

Teatro, al Brancati di Catania successo per “Chi vive giace”

venerdì 15 Novembre 2019

Applausi per la black comedy scritta da Roberto Alajmo e diretta da Armando Pugliese che sarà replicata fino al 24 novembre. Protagonisti David Coco, Agostino Zumbo, Roberta Caronia, Stefania Blandeburgo, Claudio Zappalà. Musiche di Nicola Piovani

Una black comedy incentrata su un incidente automobilistico, che innesca una querelle familiare tipicamente siciliana, dai toni surreali e dall’esito imprevedibile.

Questo il plot di “Chi vive giace”, presentato con successo dal Teatro della
Città – Centro di Produzione Teatrale di Catania, nell’ambito della XII Stagione del Brancati.

La pièce è scritta da Roberto Alajmo e diretta dal grande regista
Armando Pugliese
con le musiche del premio Oscar Nicola Piovani, le scene di Andrea Taddei, i costumi di Dora Argento e le luci di Gaetano La Mela .

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, ha riscosso un’autentica valanga di applausi grazie alla verve dei protagonisti: David Coco, Agostino Zumbo, Roberta Caronia, Stefania Blandeburgo, Claudio Zappalà.

L’amara vicenda si svolge in un contesto che sin dall’inizio ha i contorni allucinati di un certo realismo metafisico tipicamente siciliano. Una giovane donna perde la vita a causa della guida distratta di un ventenne.

Non è colpa di nessuno, se non del caso, ma il marito della donna non
se ne fa una ragione: non sa se perdonare o se vendicare, come le tante voci del quartiere popolare in cui vive gli suggeriscono.

Dall’altra parte, anche il padre del ragazzo non sa come comportarsi: se assolvere in pieno il giovane col pretesto della fatalità o spingerlo a porgere le proprie scuse al vedovo.

E in questa atmosfera sono i fantasmi che bisogna interrogare. Ecco allora la moglie, mischina, e la defunta madre del ragazzo che dispensano consigli, ammoniscono, ragionano e determinano le sorti di questo dramma dei vivi e dei morti, nel quale un certo humour nero ha la funzione catartica di governare l’ordine delle cose, invertendo il senso del vecchio adagio: «Chi muore giace, chi vive si dà pace».

“Alla prima lettura del testo di Alajmo – ha raccontato il regista Armando Pugliese – ciò che mi ha maggiormente colpito e affascinato è stata la forma espressiva, il linguaggio. Nel senso più ampio del termine. Tanto che mi è parso di leggere musica. Che si manifestasse in parole e costruzioni sintattiche articolate in accordi o intervalli, ritmi o allitterazioni, tutto concorreva a dare voce a personaggi che si incontrano sulla scena in un contesto metafisico e irreale, che si parlano come nei sogni, quando non si saprebbe dire se le parole sono dette o solo pensate, interiormente o ad alta voce. Costruire insieme agli attori questa sinfonia siciliana doveva
essere molto intrigante, e così è stato”.

“Chi vive giace” sarà in scena al Brancati fino a domenica 24 novembre, per poi riprendere dal 2 al 5 aprile.

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