Trapani, Cappuccinelli, la road map della rinascita del quartiere - QdS

Trapani, Cappuccinelli, la road map della rinascita del quartiere

Vito Manca

Trapani, Cappuccinelli, la road map della rinascita del quartiere

venerdì 02 Dicembre 2022

L’assessore ai Lavori pubblici, Pellegrino spiega al QdS quale svolta l’Amministrazione comunale guidata da Tranchida intende dare al quartiere grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr

TRAPANI – Se il salotto buono della città, conteso tra via Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, è la cartolina da mostrare, il biglietto da visita di una città che si sente sempre più turistica e punta ad esserlo ancora con maggiore slancio, il quartiere Cappuccinelli è la “macchia” da nascondere, con le case dell’Istituto Autonomo Case popolari, con il degrado che riesce ad avere la meglio su ogni tentativo di rinascita.

Eppure sono due pezzi di città vicini, vicinissimi in linea d’area. Il salotto in pieno centro storico, il quartiere quasi al confine. Ma distanti nell’economia, nel comune sentire dei trapanesi. Da un lato, la storia, il porto, la tradizione, dall’altro una storia che non c’è, anzi, una storia malata, costruita su processi di urbanizzazione che hanno fallito la loro missione. Nessuna integrazione, tanta diffidenza ed indifferenza. Tanta politica clientelare che si ricordava del quartiere solo al momento del voto.
Distanza che l’amministrazione Tranchida intende colmare con uno strumento che può rappresentare davvero il momento della svolta. Si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Comune ha deciso di lanciarsi a capofitto sulle opportunità che fanno parte della strategia del Pnrr. Ed il lavoro, alla fine, paga.

“Si tratta – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Pellegrino – di tanti progetti e di oltre 150 milioni di euro d’investimenti da spendere entro il 2026”. E non sono chiacchiere perché Trapani ha registrato il primato nazionale, per abitante, nella capacità d’intercettare i fondi del Pnrr. Parlano i numeri: la media nazionale si è fermata a 685 euro di finanziamento pro-capite, Palazzo d’Alì è andata ben oltre con 2.874 euro. Pellegrino può così mettere ordine sul percorso che intende seguire il Comune e sulle priorità che stanno dietro le somme ottenute. L’assessore le indica con una sorta di parola d’ordine: i progetti Pinqua, che sta per Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’Abitare.

Cosa c’entra Pinqua con il quartiere Cappuccinelli?
“C’entra eccome, perché due progetti interessano direttamente il quartiere. Nel 2020, l’amministrazione, con il consulente Gianni Mauro, ha affidato all’architetto Canale, dirigente del settore urbanistica del Comune, ed al sottoscritto, il compito di seguire e definire un gruppo di lavoro. Con la collaborazione dei colleghi di giunta, in particolare, gli assessori Andreana Patti, Enzo Abbruscato e Dario Safina, siamo riusciti a coinvolgere l’Istituto Autonomo Case Popolari ed a predisporre due progetti preliminari in stato avanzato che hanno ottenuto un finanziamento di 30 milioni di euro. La prima proposta progettuale fa riferimento ad interventi strutturali sulla viabilità, sulla rete fognaria, sia bianca che nera, e sull’illuminazione pubblica. Sono previsti anche interventi nelle aree a verde, per la riqualificazione del campetto di Piazza Tenente Caruso e di una serie di edifici. La seconda proposta progettuale rimanda alla riqualificazione di altri edifici del quartiere e soprattutto alla realizzazione del Campus Mediterraneo nell’area dell’ex Mattatoio comunale oltre al recupero del Giardino d’inverno”.
Il Campus aprirà le porte ad un grande cantiere culturale che l’amministrazione ha più volte presentato ed indicato come “community hub”, in grado di poter ospitare laboratori e spazi espositivi. Il Giardino è invece un’incompiuta a metà. Non è mai stato un giardino ed al momento ospita il mercato del contadino.
Progetti che devono confrontarsi con la gestione complessiva delle risorse a disposizione.
Nel mese di aprile l’architetto Canale ha individuato l’Agenzia Nazionale Invitalia come centrale di committenza, che ha avviato le pratiche per conto del Comune di Trapani per sottoscrivere gli accordi quadro e per stipulare le intese con gli operatori economici interessati. In questi giorni si è provveduto a deliberare la variazione di bilancio per le somme finanziate. Invitalia ha poi definito l’iter per individuare i progettisti e le imprese esecutrici. Il prossimo passaggio sarà quello della progettazione esecutiva”.

Strategia Pnrr che si muove in parallelo con la nuova pianificazione urbanistica della città.
“I professionisti che sono stati incaricati dall’amministrazione sono in possesso del materiale necessario per la rielaborazione del Piano. Possono contare anche sulle osservazioni che sono state raccolte nel forum pubblico che si è svolto di recente, procedura prevista per legge. Abbiamo dunque inviato gli studi propedeutici per la redazione di questa prima parte del nuovo Piano Urbanistico Generale: lo studio agricolo-forestale e lo studio geologico. Il nostro obiettivo è di poter avere il documento preliminare del PUG entro dicembre per poterlo discutere in consiglio comunale. Aggiungo che nell’ambito della pianificazione urbanistica della città siamo in attesa dell’esito della valutazione ambientale strategica da parte della Regione per poter proseguire l’iter del Piano particolareggiato del centro storico. Presto arriverà in giunta e poi in consiglio anche il Piano di dettaglio del centro storico. Tra qualche giorno l’ufficio urbanistica consegnerà tutta la documentazione”.

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