Indirizzo che garantirà sbocchi professionali alla fine dei cinque anni. La formazione consente di utilizzare tecnologie per realizzare prodotti negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico
TRAPANI – Un nuovo corso di studi per l’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Calvino – G.B. Amico” di Trapani, in un settore, quello tecnico tecnologico, che può offrire diversi sbocchi lavorativi importanti. L’offerta formativa comprende l’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie (articolazione biotecnologie sanitarie).
L’indirizzo è finalizzato all’acquisizione di una serie di competenze che riguardano i materiali, le analisi strumentali chimico-biologiche e i processi produttivi relativi al settore specifico. Il percorso prevede una formazione che pone il diplomato in grado di utilizzare le tecnologie per realizzare prodotti negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico.
Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. Il percorso prevede molte ore in laboratori attrezzati, con insegnanti tecnico-pratici in compresenza.
Al termine dei 5 anni di studio, si ha l’accesso a tutti i percorsi universitari – particolarmente adatti sono quelli a carattere sanitario e biologico, come Medicina, Scienze biologiche, Scienze infermieristiche, Ostetricia, Biotecnologie, Farmacia – e ai corsi post-diploma di formazione tecnica superiore. Il diploma permette, anche, immediati sbocchi professionali: attività di Analista di laboratorio in strutture quali Asl, Arpa, Ris, Nas; tecnico di laboratorio in aziende private, oppure di tecnico nei laboratori di ricerca privati o universitari. Il titolo di studio permette anche di partecipare ai concorsi pubblici, di intraprendere la carriera di insegnante nei laboratori scolastici o l’attività libero professionale e l’iscrizione ad albi specifici. Si tratta di un indirizzo particolarmente interessante non solo per chi vuole conoscere l’uso delle principali tecnologie sanitarie, ma anche per chi non vuole ‘perdere tempo’ e buttarsi, da giovanissimo, nel mondo lavorativo.
Quali saranno le principali competenze che il diplomato acquisirà a fine corso? Saper esprimere quantitativamente e qualitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno, attraverso grandezze fondamentali e derivate; individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate; intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici; gestire attività di laboratorio. Un’iniziativa importante, che mette al centro i giovani, da poco usciti da una scuola secondaria di primo grado, che devono fare i conti con le incertezze e i timori propri di una società complessa.
Affinché il futuro prenda forma, è importante valorizzare la cultura dei mestieri, delle professioni e del lavoro tecnico, quali risorse indispensabili del tessuto sociale, culturale ed economico in cui opera.
