Minunno: “Colmare il divario sociale puntando sulle scuole” - QdS

Minunno: “Colmare il divario sociale puntando sulle scuole”

Pietro Vultaggio

Minunno: “Colmare il divario sociale puntando sulle scuole”

mercoledì 28 Luglio 2021

Parla al QdS la neo presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Trapani. “Al momento abbiamo sei proposte. Lavoreremo in gruppi così da portare avanti più progetti possibili”

TRAPANI – La commissione Pari opportunità del Comune di Trapani ha designato le proprie cariche interne. All’unanimità sono risultati eletti: presidente Rachele Minunno in rappresentanza del mondo universitario, vicepresidente Saida Fakhri in rappresenta delle donne straniere, segretario Gioele Tallarita rappresentante degli studenti degli istituti superiori.
Abbiamo contattato la neo eletta Rachele Minunno per capire meglio l’idea progettuale.

Innanzitutto, da dove nasce questa esperienza che si appresta ad affrontare?
“Da un incontro tenutosi al Polo Universitario di Trapani, con il sindaco Giacomo Tranchida ed Andreana Patti, assessore alle Pari opportunità del Comune, in cui è stato presentato il progetto della commissione e dove, in qualità di studenti del Polo, siamo stati invitati a proporre tre nomi per la Commissione stessa. A tal proposito ringrazio l’associazione UniTrapani per avermi dato piena fiducia anche da neo laureata. Ma in primis questa esperienza nasce soprattutto dalla voglia di restare a Trapani e dalla voglia di far crescere questa città, che ha tantissime risorse da dover sviluppare in maniera corretta e concreta”.

Pari opportunità significa equilibrare il divario tra le persone, divario spesso insito in una società civile e vissuto come dualismo e contrapposizione. Come pensa si possa equilibrare? Cosa deve cambiare? Da dove partire?
“Pari opportunità per me significa mettere nello stesso piano non solo uomini e donne, ma tutti coloro che fanno parte di una comunità. Infatti la Commissione è composta da una moltitudine di personalità: studenti universitari, liceali, docenti, donne straniere, una delegazione dell’Arcigay, tante donne trapanesi impegnate quotidianamente nel sociale, ma quello che ritengo fondamentale è la collaborazione fattiva tra uomini e donne. Per riequilibrare il divario sociale, puntiamo sulle scuole e quindi nell’educare le nuove generazioni che in pochi anni faranno l’ingresso in società, ma non solo perché i progetti saranno tanti”.

Quali sono gli altri piani di lavoro?
“Punteremo alla capacità di ogni singolo componente della squadra al fine di realizzare i vari progetti che si susseguiranno. Al momento abbiamo sei proposte progettuali che illustreremo nel corso della prossima riunione e su cui attualmente vige il segreto di divulgazione previa approvazione. Abbiamo deciso di lavorare in gruppi, in modo tale da poter portare avanti energicamente più progetti possibile e sfruttare così i due anni di tempo a disposizione”.

In un’ottica di rigenerazione generazionale è stato dato un forte segnale?
“La scelta del direttivo rappresenta un gesto risonante. è stata fortemente richiesta la presenza di una giovane donna come presidente, di una donna straniera come vice presidente e di un altro giovane studente come segretario, per dare un forte segnale alla popolazione di amalgama tra la Commissione e la città. Spero che questa Commissione riesca a lavorare in sinergia e complicità per i cittadini”.

Un commento è stato espresso anche dall’assessore alle Pari opportunità del Comune di Trapani, Andreana Patti. “La Commissione del Comune, composta da uomini e donne di grande professionalità ed esperienza nel campo delle parità di genere e dei diritti civili, ha dimostrato grande visione condividendo la proposta di puntare sui giovani e sulle donne straniere per un’innovativa e dinamica gestione ed attuazione delle finalità regolamentarie. Siamo orgogliosi di prendere atto che si sia iniziato a lavorare come un’unica squadra verso il raggiungimento di obiettivi e risultati importanti nei confronti delle donne trapanesi e per il rispetto dei diritti civili”.

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