Tratta di migranti e traffico di esseri umani da Libia a Sicilia - QdS

La tratta disumana di migranti, dalla Libia alla Sicilia tra torture e violenze: 5 arresti

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La tratta disumana di migranti, dalla Libia alla Sicilia tra torture e violenze: 5 arresti

Redazione  |
mercoledì 01 Febbraio 2023

Cinque persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata, tortura e sequestro di persona.

Lo scorso 27 gennaio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento ha convalidato il provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Palermo e ha adottato un’ordinanza cautelare che ha disposto la misura della custodia in carcere a carico di cinque persone, indagate per tratta di esseri umani (migranti, nello specifico).

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito lo scorso 24 gennaio dalla Polizia di Stato su delega della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti di 5 cittadini stranieri, indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata, nonché dei delitti di tortura e sequestro di persona.

Tratta di migranti, 5 arresti in Sicilia

L’indagine è stata avviata dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Palermo, a seguito di due sbarchi avvenuti a Lampedusa lo scorso 26 dicembre.

A seguito delle indagini svolte a Lampedusa da personale specializzato, sono state acquisite rilevanti informazioni in ordine a un traffico di esseri umani, in prevalenza di origine bengalese, dalle coste libiche fino ai confini nazionali. A tal proposito, alcuni migranti avrebbero denunciato le violenze subìte nelle safehouse libiche per tutto il tempo della loro permanenza all’interno del compound e fino a poco prima della partenza verso le coste siciliane.

Dalle progressioni investigative si è appreso che le vittime della tratta, dopo aver versato nel loro Paese d’origine le quote necessarie per il loro trasferimento in Libia, venivano recluse all’interno dei citati centri fino al pagamento di un’ulteriore quota per il successivo trasbordo sul territorio nazionale. Gli inquirenti hanno identificato i cinque indagati, 3 bengalesi e 2 sudanesi giunti a Lampedusa lo scorso 26 dicembre assieme alle loro vittime.

Sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla tratta e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sequestro di persona e tortura.

I provvedimenti cautelari personali disposti dal giudice per le indagini preliminari di Agrigento accolgono un quadro indiziario a carico degli indagati la cui responsabilità penale sarà definita nelle successive fasi processuali in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Immagine di repertorio

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