Troppi banchi vuoti, tre scuole a Catania verso l’accorpamento - QdS

Troppi banchi vuoti, tre scuole a Catania verso l’accorpamento

Melania Tanteri

Troppi banchi vuoti, tre scuole a Catania verso l’accorpamento

martedì 14 Novembre 2023

In totale in tutta la provincia 17 istituti coinvolti: a Catania si tratta di “Mario Rapisardi”, “Giovanni Verga” e “Pietro Antonio Coppola”. Ma l’ultima parola spetta alla Regione

CATANIA – Un accorpamento stabilito dalla Legge di bilancio e che in Sicilia riguarda oltre 100 scuole. Gli uffici preposti al ridimensionamento scolastico, così come voluto dal Governo e che avrà effetti a partire dall’anno scolastico 2023-2024, stanno lavorando per accorpare quegli istituti comprensivi o della scuola secondaria di secondo grado che non raggiungono il numero minimo di studenti iscritti, fatte salve le località isolate o collocate in territori difficili.

In provincia di Catania l’accorpamento riguarda ben 17 istituti

Anche quello della Città metropolitana di Catania, retto da Ivan Albo, che nei giorni scorsi ha diffuso i numeri relativi alla zona etnea, dove l’accorpamento riguarda ben 17 istituti – tra cui anche alcuni di secondaria di secondo grado. “La Conferenza scolastica provinciale di Catania presieduta su delega del sindaco metropolitano Enrico Trantino dall’avvocato Ivan Albo – si legge nella nota inviata dall’Ente – ha adottato entro i termini imposti dal decreto assessoriale n.1543 del 2/8/23 le linee per contenere e razionalizzare il dimensionamento nella provincia di Catania”.
“Le famiglie possono stare tranquille – precisa la nota: il diritto allo studio è assicurato. Il dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2024-2025 non avrà conseguenze sugli alunni delle zone montane più remote, nei distretti più colpiti dal rischio illegalità e dalla dispersione scolastica, in cui le scuole e i loro presidi fungono a presidio di legalità”.

Ecco gli istituti che “spariranno”

Ma vediamo nello specifico quali saranno gli istituti a “sparire” per essere accorpati ad altri. Nel capoluogo saranno tre le scuole a subire la scure dell’accorpamento: la Mario Rapisardi che sarà accorpata alla Dante Alighieri, la Giovanni Verga che diventerà tutt’uno con la Malerba. Infine, la Cesare Battisti acquisterebbe i plessi della scuola Coppola di via Acquicella e di via Zammataro ma la Coppola sarà accorpata alla Deledda.

Accorpamenti anche in provincia

Gli accorpamenti, ovviamente, riguardano anche la provincia e coinvolgeranno alcuni Comuni grandi e coinvolgeranno 3 istituti a Paternò, 2 a Biancavilla, 1 ad Acireale, 1 a Bronte, 1 a Caltagirone, 1 a Randazzo, 1 a Zafferana, 1 a Giarre, 1 a Sant’Agata li Battiati, 1 a Riposto e 1 ad Adrano. Decisioni “sofferte”, “sulle quali hanno pesato le valutazioni e le considerazioni espresse via via da molti sindaci e dalle varie delibere di giunta” – riporta ancora la nota.

Per quanto riguarda la secondaria di secondo grado a Catania città, non si è concretizzato quanto inizialmente previsto – ovvero l’accorpamento del Ferrarin, aeronautico, al Duca degli Abruzzi, nautico – per salvaguardare la peculiarità di entrambi gli istituti.

“Le decisioni che abbiamo messo ai voti ed approvato – sottolinea Albo – hanno tenuto conto di criteri condivisi, garantendo continuità didattica territoriale dell’esistente e un’attenzione particolare anche a peculiarità come per l’aeronautico Ferrarin di Catania a rischio autonomia votato a maggioranza”.

“Abbiamo concluso il dimensionamento – conclude l’avvocato – e in settimana redigeremo il verbale definitivo da inviare a Palermo”. Il quadro potrebbe dunque cambiare: quanto stabilito dalla Conferenza dovrà passare al vaglio dell’assessorato regionale all’Istruzione.

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