Un deserto di cure: l’inammissibile spreco di 2 miliardi in farmaci - QdS

Un deserto di cure: l’inammissibile spreco di 2 miliardi in farmaci

redazione

Un deserto di cure: l’inammissibile spreco di 2 miliardi in farmaci

Filippo Drago  |
venerdì 19 Aprile 2024

Ogni anno 2 miliardi di euro finiscono in medicinali scaduti o non utilizzati

In un’epoca dove la terapia medica è molto avanzata, emerge drammaticamente un grande problema: ogni anno vengono sprecati 2 miliardi di euro in farmaci. Questa grande quantità di denaro sprecato non è solo uno sperpero di risorse, ma è una misura di quanto il Sistema Sanitario possa essere inefficiente, vacillando tra eccessi e carenze, con milioni di confezioni di medicinali che possono finire al macero. Ma come arriviamo a questo punto? Il medico prescrive una terapia, il farmacista dispensa i medicinali, e poi questi finiscono dimenticati in un cassetto fino a diventare inutilizzabili perché scaduti se non (peggio) gettati nella spazzatura oppure nel water. Non proprio un lieto fine per quei farmaci che promettevano di migliorare la salute di un paziente. Nel frattempo, in diverse aree del mondo, decessi per ritardi nelle cure evidenziano l’urgente bisogno di equità nell’accesso alla sanità, denunziando disparità nel sistema globale.

Ma c’è un’altra vittima in questo dramma: l’ambiente

I medicinali non utilizzati, una volta scartati, intraprendono un triste viaggio verso discariche o corsi d’acqua, trasformandosi in un cocktail non proprio benefico per la natura. È rilevante che nel fiume Po si depositano quasi 2,5 tonnellate di farmaci l’anno, oltre a ormoni, sostanze stupefacenti, disinfettanti e altri contaminanti. Questa scoperta è emersa da una recente ricerca dell’Istituto Mario Negri, co-finanziata dalla Fondazione Cariplo. Ogni anno buttiamo nella spazzatura 600 mila metri cubi di farmaci, tanti da riempire lo Juventus Stadium. E solo questo è uno spreco da 2 miliardi di euro l’anno. La situazione richiede la massima attenzione da parte delle nostre autorità sanitarie, in particolare data la mancanza di norme specifiche.

Nella spazzatura 600mila metri cubi di farmaci

Una vera e propria emergenza che può essere risolta solo con una maggiore appropriatezza da parte dei medici ed una più matura consapevolezza da parte dei pazienti per un uso veramente responsabile dei farmaci. Bisogna comprendere che sebbene le terapie farmacologiche in Italia siano sostanzialmente tutte gratuite ciò non deve diminuire la coscienza dei cittadini come utenti e componenti di una comunità che deve comunque far quadrare i conti per assicurare a tutti le cure più adeguate. È un appello per politiche sanitarie che siano ponti verso l’equità, trasformando la salute da privilegio in diritto.

Un serio problema di gestione delle risorse sanitarie

E’ sconvolgente la recente scoperta che oltre 1,5 milioni di cicli di Paxlovid, farmaco antivirale contro Covid-19, erano già scaduti e inutilizzati nei Paesi europei entro la fine di novembre, e che questo numero ha raggiunto i 3,1 milioni alla fine dello scorso febbraio (per un valore di circa 2 miliardi di euro). Ciò pone un serio problema di gestione delle risorse sanitarie. Questa situazione evidenzia la necessità di un maggiore coordinamento tra i professionisti della salute per ottimizzare l’uso dei farmaci, garantendo così una distribuzione equa delle risorse e rispettando il delicato equilibrio tra bisogni umani e sostenibilità ambientale. Forse, è giunto il momento di guardare dentro i nostri armadietti e fare un po’ di pulizia, prima che il costo di queste “medicine fantasma” diventi una compressa troppo amara da ingoiare.

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