Un milione di euro per “La bellezza ritrovata” - QdS

Un milione di euro per “La bellezza ritrovata”

redazione

Un milione di euro per “La bellezza ritrovata”

martedì 01 Febbraio 2022

La Fondazione Cariplo ha lanciato un nuovo bando per promuovere iniziative volte a restituire dignità a contesti paesaggistici deturpati

L’Italia è il Paese della “grande bellezza” conosciuto in tutto il mondo per l’importante patrimonio culturale, storico e paesaggistico, caratterizzato, tuttavia, anche dalla presenza di interventi spesso irrispettosi del paesaggio, collocati sia nelle aree urbane – centrali e periferiche – sia in contesti extraurbani.

Ripristinare la bellezza attraverso l’individuazione di soluzioni che possano contribuire a ristabilire l’integrità di un contesto originario è una delle azioni possibili per la valorizzazione del paesaggio nelle sue componenti naturali e culturali, nella consapevolezza dell’importante componente di soggettività, emotività e memoria che i luoghi che ci circondano, nei quali viviamo e da cui proveniamo, portano con sé.

A tal proposito, Fondazione Cariplo affronta quest’anno un nuovo tema con la prima edizione del bando “La bellezza ritrovata“, dedicato alla tutela e valorizzazione del paesaggio.

Oltre un milione di euro di budget destinato a promuovere iniziative volte a ristabilire l’integrità di contesti paesaggistici deturpati o in stato di degrado attraverso interventi di mitigazione e, laddove necessario, di eliminazione di porzioni di immobili. Un approccio necessario che, anche attraverso il fondamentale processo di coinvolgimento delle comunità di riferimento, può rivelarsi decisivo per la valorizzazione del paesaggio e del portato storico e valoriale ad esso connesso.

Le candidature dovranno pervenire entro il 28 aprile e dovranno prevedere azioni di mitigazione ed eliminazione delle incoerenze su aree, manufatti ed edifici, o porzioni di essi, volti a ristabilire l’integrità o a ritrovare la bellezza in contesti paesaggistici deturpati, determinando quindi un positivo impatto sul paesaggio circostante e nuove prospettive di valorizzazione, fruizione e rinaturalizzazione del luogo.

Per il 2022 Fondazione ha rivisto la propria programmazione organizzandola secondo alcuni obbiettivi strategici: sfide demografiche; cambiamento climatico, tutela dell’ambiente e della biodiversità; contrasto alla povertà; occupabilità; nuove forme della partecipazione culturale; ricerca scientifica; sistemi territoriali di welfare; abitare sociale; capacity building delle organizzazioni non profit.

Sul fronte della cultura la Fondazione ha previsto, per esempio, 12mln di euro per il recupero di spazi in abbandono o poco utilizzati, per mitigare le brutture sui territori e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, per favorire il riavvicinamento del pubblico alle attività culturali e per promuovere percorsi educativi e di formazione nelle scuole.

La Fondazione, inoltre, intende supportare il ripensamento e il rinnovamento delle forme di partecipazione culturale, sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura come modalità di crescita per le persone e sviluppo dei territori. Fondamentale sarà coinvolgere pubblici diversi nelle attività e nei luoghi della cultura, ripensare i modelli di offerta e soprattutto di accesso all’arte e alla cultura, come con il bando Sottocasa per arricchire l’offerta culturale nei territori fragili di Milano, sostenendo iniziative capaci di promuovere la partecipazione culturale di fasce sempre più ampie della popolazione residente e di intercettare pubblici sia locali sia cittadini.

Nei suoi primi 30 anni di attività, infatti, Fondazione Cariplo ha contribuito alla realizzazione di oltre 35 mila progetti nel campo dell’Arte e Cultura, dell’Ambiente, della Ricerca Scientifica e del Sociale, mettendo a disposizione di queste iniziative risorse pari a 3,5 miliardi di euro. Nel dettaglio Fondazione Cariplo ha reso possibile la realizzazione di oltre 13 mila progetti culturali destinando a questo settore ben 1161,2 milioni di euro.

“Attraverso questo nuovo bando – ha spiegato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – vogliamo sostenere le comunità nel riappropriarsi di luoghi significativi per le persone che li abitano. Ripristinare bellezza non è solamente un’operazione di restauro, ma è un’azione ricca di senso che apre nuove possibilità di guardare e vivere il proprio territorio.”

“Negli anni del dopoguerra – ha aggiunto Andrea Mascetti, coordinatore della commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo – le nostre città si sono riempite di ‘non luoghi’, che si caratterizzavano per bruttezza e spesso per una scarsa utilizzabilità da parte della Comunità. Con questo bando vogliamo offrire le linee guida per una grande rivoluzione che rimetta il principio estetico della bellezza al centro delle nostre vite”.

Illuminazioni e segnaletiche “rispettose” per tutelare la bellezza dei castelli siciliani

Cinque milioni di euro per l’illuminazione artistica di castelli, manieri, fortezze e torri della Sicilia.

Il bando pubblico, già pubblicato in Gazzetta e rivolto agli enti locali, è stato presentato, in una video conferenza stampa, dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dall’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà.

“In Sicilia manca una norma specifica su castelli e manieri – ha detto il governatore Musumeci – ma intanto con riteniamo che questo patrimonio vada tutelato e valorizzato. Anche se non accessibile, un castello illuminato bene diventa motivo di attrazione. Il nostro obiettivo finale è renderli tutti accessibili e utilizzarli come musei, ma intanto pensiamo sia utile consentire agli enti locali di illuminarli e di farlo con un’illuminazione artistica”.

Il finanziamento, a fondo perduto, è al 90% per un importo massimo erogabile di 90mila euro. Ogni ente locale potrà presentare domanda per un solo intervento e ad occuparsi del procedimento sarà la Sovrintendenza dei Beni culturali di Palermo.

“È un intervento rivoluzionario – ha sottolineato l’assessore Samonà – perché pur avendo un patrimonio immenso, con più di 100 castelli, finora moltissima parte non è adeguatamente valorizzata e illuminata”.

Un’arma da valorizzare “oltre” i luoghi: l’immenso patrimonio culturale dell’Isola

Non solo luoghi fisici. La bellezza della Sicilia passa anche dal suo immenso patrimonio culturale, da uomini e donne che hanno scritto la storia della letteratura. Nei giorni scorsi, l’occasione per non dimenticare quanto la valorizzazione del patrimonio culturale isolano sia fondamentale, è stata il centenario della morte del catanese Giovanni Verga.

“Per il governo che ho l’onore di guidare – ha dichiarato per l’anniversario il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – il centenario di Verga non è solo l’occasione per rendere doveroso omaggio a un grande siciliano, ma anche per stimolare una rilettura critica della sua straordinaria produzione letteraria, assieme a una accurata valorizzazione dei luoghi siciliani che ispirarono le più significative opere verghiane. Luoghi suscettibili di una auspicabile crescita in termini di turismo culturale e, quindi, di ricaduta economica”.

“Quest’anno celebriamo questo straordinario siciliano – ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – perché il 2022 possa fungere da occasione per una maggiore conoscenza del contributo profondo che ha dato alla cultura italiana”.

“Giovanni Verga, scrittore, drammaturgo e capofila del Verismo – ha concluso – rivoluzionò l’arte dello scrivere dell’Ottocento, mettendo in evidenza, attraverso la sua Opera, l’identità e la realtà umana e sociale della Sicilia più vera e accompagnando un carattere di necessità fatale a una lucida disamina”.

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