UniMe nel segno dei valori della Costituzione - QdS

UniMe nel segno dei valori della Costituzione

Lina Bruno

UniMe nel segno dei valori della Costituzione

martedì 27 Febbraio 2024

Ieri l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ateneo, avvenuta alla presenza della rettrice Giovanna Spatari e del presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri

MESSINA – “Un avvio di anno accademico all’insegna dell’esaltazione dei valori della Costituzione”. Così si è espressa la rettrice dell’Università messinese, Giovanna Spatari, la quale ha affidato la prolusione che ha inaugurato, insieme all’attività d’Ateneo, il suo sessennio, al presidente emerito della Corte Costituzionale e già rettore di UniMe, Gaetano Silvestri.

Cultura, merito e uguaglianza sono i punti sviluppati alla luce di quanto sancisce la Carta costituzionale. L’ospite della cerimonia, che quest’anno si è tenuta in modo sobrio nell’Aula magna del plesso centrale, è stato il presidente della Regione Renato Schifani. Quest’ultimo ha messo l’accento sulla gloriosa storia dell’Ateneo peloritano, che, ha detto, può dare un grande apporto allo sviluppo soprattutto in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto. “Come Regione – ha detto Schifani – daremo un contributo di un miliardo e duecento milioni. Il Ponte permetterà a Messina e all’Italia una crescita e un rilancio. Da parte mia ho garantito al sindaco Federico Basile la realizzazione di quelle infrastrutture collegate e necessarie per la città”.

Incentivare il rientro in Sicilia dei talenti

Schifani ha auspicato anche un confronto permanente con i quattro Atenei siciliani e con la Crui per dare risposte alle esigenze degli studenti e rafforzare l’impegno per contrastare il fenomeno delle migrazioni dei giovani, incentivando il rientro in Sicilia dei talenti.

La presenza di Schifani è stata contestata in un documento dai rappresentanti dell’Udu, che hanno accusato il Governo regionale di non avere fatto nulla per risolvere i problemi dei fuorisede, che in Sicilia sono 34mila.

Rafforzare i quattro poli didattici nella qualità dei corsi

Un tema, quello dei giovani che studiano lontano da casa, toccato anche dalla rettrice, che ha promesso impegno per rafforzare i quattro poli didattici nella qualità dei corsi, nella ricerca ma anche nell’edilizia residenziale. “Immagino un’Università – ha detto – capace di valorizzare le tradizioni e aperta allo stesso tempo verso l’innovazione, multiculturale e multilinguistica”.

Spatari ha poi parlato di legalità, sia formale che sostanziale, perché l’Ateneo riconquisti pienamente quella credibilità minata dalle recenti inchieste. Per questo la sua azione sarà mirata a tutelare l’Istituzione in ogni modo. Insomma: trasparenza negli atti amministrativi con una commissione straordinaria per la verifica delle spese e valorizzazione dei giovani, con al centro gli studenti, sono elementi essenziali di una Università che può avere un ruolo centrale tra le culture che si affacciano sul Mediterraneo.

Con il supporto di tutti, in uno spirito unitario e nel segno dei valori della Costituzione, è possibile, secondo la rettrice, respirare un nuovo clima nella realtà accademica messinese. Una linea, quella della rettrice, che passa anche dalla riorganizzazione della macchina amministrativa e dal contatto con la realtà economico-imprenditoriale della città, in modo da offrire supporto scientifico e corsi che rispondano alle reali esigenze del territorio.

La rettrice Giovanna Spatari ha parlato anche del Policlicnico

Una riflessione a parte è stata poi dedicata al Policlinico: “Centro di eccellenza – ha detto – e massima realtà sanitaria e assistenziale della provincia che merita massima attenzione e considerazione. Mi sono confrontata con il neo commissario Giorgio Santonocito, con il quale ho affrontato tra l’altro la questione del nuovo Pronto soccorso e del suo completamento”.

Da segnalare gli interventi dei rappresentanti del personale, Nunzio Femminò e degli studenti, Aurelio Mirko Bringheli, che hanno evidenziato le criticità di settore che la nuova governance dovrà affrontare.

Momento atteso, infine, quello della prolusione ai corsi del professore Gaetano Silvestri: “Sono onorato ed emozionato – ha detto – di poter ancora una volta parlare in quella che è stata e continua a essere la mia Università, il luogo del sapere in cui mi sono laureato e ho percorso tutto il mio cammino accademico. Quella di oggi non è soltanto una cerimonia formale, ma è simbolo effettivo della vivacità e della consistenza culturale e scientifica di questo ateneo. Non è un caso che la mia prolusione ai corsi si intitoli ‘Cultura, merito ed eguaglianza nella Costituzione italiana’, elementi che ben si devono miscelare all’interno di un Ateneo”.

“Alla mia non più giovane età – ha concluso – ricordo ancora con commozione e riverenza i Maestri che hanno contribuito alla mia formazione. Spero fortemente che le giovani generazioni di docenti e studenti, con il loro studio, il loro sacrificio e quindi il loro merito, sapranno difendere e accrescere il patrimonio culturale che oggi ricevono, per consegnare alle generazioni future una Università all’altezza delle sue migliori tradizioni”.

Durante l’evento ci sono stati anche alcuni intermezzi musicali eseguiti dal il Coro di Ateneo, diretto dai Maestri Giulio e Umberto Arena.

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