L’Università di Palermo sfida la crisi tagliando le tasse - QdS

L’Università di Palermo sfida la crisi tagliando le tasse

Francesco Sanfilippo

L’Università di Palermo sfida la crisi tagliando le tasse

giovedì 02 Luglio 2020

Sono state presentate ieri le principali novità in programma per l’anno accademico 2020/2021. Il rettore Micari: “Continuo miglioramento della qualità dei servizi offerti agli studenti”

PALERMO – L’Università snobba la crisi e riparte con progetti ambiziosi per collocarsi tra gli Atenei migliori del Meridione. Il magnifico rettore, Fabrizio Micari, ha presentato ieri in conferenza stampa il bilancio delle attività svolte nel 2019 e lanciato uno sguardo anche verso l’anno accademico 2020/2021.

Il Bilancio consuntivo 2019 si è chiuso per il quinto anno consecutivo in attivo, con utile, non vincolato, di 1,8 milioni di euro, più di quello del 2018, reinvestito nelle attività e nei progetti in corso d’opera dell’Università. Inoltre, gli studenti facenti parte di un nucleo famigliare dal reddito Isee inferiore o uguale a 25 mila euro, non pagheranno le tasse universitarie. I beneficiari, secondo le stime, ammonterebbero a due iscritti su tre e ci saranno inoltre significative riduzioni sulla tassazione per i redditi tra i 25 mila e i 30 mila euro.

A questa misura si aggiungono la riduzione della mora per il pagamento della prima rata per le fasce più basse, del contributo per i passaggi di corso e di quello onnicomprensivo, fino al 50%, per chi si iscrive sia ai corsi di laurea triennali e magistrali. Non sorprende che, come risultato di questi sforzi, il numero degli immatricolati sia tornato a un livello paragonabile a quello del 2009. Attualmente, il numero totale degli iscritti supera le 42 mila unità, in aumento rispetto all’anno precedente. Si conferma anche la crescita delle iscrizioni alle lauree magistrali, con un ulteriore miglioramento del tasso di retention, che sfiora oggi il 70%, superando la media nazionale.

Per l’anno accademico 2020/2021 sono stati istituiti 23 dottorati di ricerca, di cui 16 internazionali, mentre il totale dei posti con borsa di studio è pari a 164. A coronamento di questi sforzi, l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Palermo per il prossimo anno accademico potrà contare su 134 corsi di studio tra triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico, cui se ne aggiungono altri cinque di nuova attivazione (Architettura e progetto nel costruito nella sede di Agrigento, Neuroscience, Architettura del paesaggio, Scienza dell’alimentazione e della nutrizione umana e Migrations, rights, integration).

Non mancano poi novità sul fronte del supporto on-line, poiché l’Università ha attivato i servizi a distanza delle segreterie studenti con un sistema di ticketing online, una chat dedicata e un servizio di prenotazione via web degli appuntamenti con il personale delle segreterie.

Attivo anche il servizio di car e bike sharing AmiGo by Amat, frutto della convenzione siglata tra l’Università di Palermo e l’Azienda comunale di trasporto pubblico per lo sviluppo di un progetto di mobilità sostenibile dedicato agli universitari. Sono previste agevolazioni dedicate con abbonamenti gratuiti per studenti, dottorandi e specializzandi, tariffe scontate del 50% sull’abbonamento annuale e un piano tariffario riservato per l’intera comunità UniPa. Il servizio AmiGo car & bike sharing, in seguito, sarà allargato ai Poli universitari decentrati di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.

Un’Università che continua a crescere, dunque, con la soddisfazione per quanto fatto finora che si legge chiaramente tra le parole del rettore Micari. “Il dato degli immatricolati in continua crescita – ha detto – che ha raggiunto un aumento del 33% rispetto a cinque anni fa, mette in evidenza la sempre maggiore attrattività del nostro Ateneo, che lavora con continuità per costruire un’offerta formativa sempre più ampia e competitiva, mettendo in campo azioni di orientamento sempre più efficaci e perseguendo un continuo miglioramento delle qualità dei servizi dedicati ai nostri studenti”.

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