Variante Delta, l'incubo zona rossa, rischio aumento contagi - QdS

Variante Delta, l’incubo zona rossa, rischio aumento contagi

Luigi Ansaloni

Variante Delta, l’incubo zona rossa, rischio aumento contagi

venerdì 25 Giugno 2021

Che l'allarme per la variante Delta diventi sempre più preoccupante giorno dopo giorno, è ormai chiaro, e non solo. Torna infatti anche spettro delle zone rosse

Che l’allarme per la variante Delta diventi sempre più preoccupante giorno dopo giorno, è ormai chiaro, e non solo. Torna infatti anche spettro delle zone rosse.

“L’Italia in questo momento è tutta bianca ma se necessario creeremo zone rosse per impedire la diffusione dei cluster di variante Delta”. Così il Coordinatore del Cts e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante l’evento “Live in Firenze” su Sky Tg24. “

Di fatto – aggiunge – siamo in linea con la media europea nel sequenziamento a cui poi seguono attività di intervento e decisioni per il contenimento in caso di particolari cluster. Tutto il paese è bianco ma guai ad abbassare la guardia”.

I NUMERI

La variante Delta avanza in Italia e nell’arco di un mese i casi sono quadruplicati, passando dal 4.2% del totale delle infezioni in maggio al 16,8% in giugno: sono numeri ancora bassi, quelli preliminari forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in attesa dei risultati completi dell’indagine lampo, così come sono bassi i numeri dell’epidemia di Covid-19 nel nostro Paese.

Tuttavia il ritmo al quale sta aumentando la circolazione di questa variante è un campanello d’allarme, tanto che “serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento”, ha detto il premier Mario Draghi.

I dati del Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell’Iss indicano che la variante più diffusa in Italia è ancora l’Alfa, con il 74,92%, ma secondo molti esperti la circolazione della Delta potrebbe aumentare nelle prossime settimane, tanto che per il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, considerato l’andamento osservato in Gran Bretagna, è possibile stimare che l’Italia si trovi in una situazione paragonabile a quella inglese all’inizio di maggio e che a metà agosto si assista a un aumento dei casi.

NUOVE VARIANTI?

Ad avvertire della “inevitabile” comparsa di nuova varianti del virus SarsCoV2 è una ricerca dell’Università di Harvard pubblicata sulla rivista Science. Per questo motivo ministero della Salute e Regioni “stanno alzando il livello di guardia” e insistono sulla necessità di “continuare con la campagna di vaccinazione per cercare di immunizzare il maggior numero possibile di persone con un ciclo completo”, come ha detto il direttore della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza. Nello stesso tempo, ha aggiunto, “è importante mantenere comportamenti individuali prudenti”.

E LA MASCHERINA?

Non è quindi il caso di mettere da parte la mascherina: sebbene stia per cadere l’obbligo di indossarla all’aperto, per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “è e resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus”.

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