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Variante Delta, sintomi diversi dal Covid, ecco quando allarmarsi

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Variante Delta, sintomi diversi dal Covid, ecco quando allarmarsi

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venerdì 18 Giugno 2021

Lo ha confermato il direttore della Prevenzione Gianni Rezza in conferenza stampa al ministero della Salute.

Questa variante Delta sembra dare sintomi leggermente diversi: di più a carico dell’apparto respiratorio superiore come mal di gola, naso che cola e mal di testa e raramente anosmia. Ma non si sa se in termini di ospedalizzazione comporti un rischio maggiore“. Così il direttore della Prevenzione Gianni Rezza in conferenza stampa al ministero della Salute.

“Si è visto che la parziale evasione dai vaccini della variante Delta fa si che la dose unica possa non coprirla. Quindi in Gb si stanno velocizzando le seconde dosi, noi invece abbiamo sempre adottato un regime a doppia dose e questo dovrebbe proteggere di più la popolazione.

Per ora dunque la situazione epidemiologica nel nostro Paese è più favorevole. La percentuale di casi che si riscontra in persone vaccinate è bassissima. La stragrande maggioranza delle persone che si è infettata in Italia fino a questo momento è data da persone non vaccinati”.

“L’argomento della vaccinazione eterologa è in discussione e presto il Cts probabilmente si pronuncerà, ma quello che tutti ribadiscono è che la forte raccomandazione è di passare al regime misto somministrando la seconda dose con un vaccino a mRna. Ciò perchè studi hanno dimostrato una maggiore risposta immune e un ridotto rischio tromboembolico – continua Rezza – Ma alcuni, il 10%, chiedono di fare una seconda dose AstraZeneca. Bisogna valutare se piuttosto che fare un ciclo incompleto sia meglio vaccinare con lo stesso vaccino AZ”.

Sul blocco dalla Gb, Rezza ha risposto: “Probabilmente quando si fa una ordinanza di questo tipo bisogna dare del tempo per applicarla per non bloccare le persone nel momento in cui arrivano in Italia, ma le persone che arrivano devono essere testate senza dubbio”.

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