Variante Omicron, Israele chiude le frontiere - QdS

Variante Omicron, Israele chiude le frontiere

redazione web

Variante Omicron, Israele chiude le frontiere

domenica 28 Novembre 2021

Per il momento per due settimane. Il Governo inoltre ha anche ampliato la quarantena obbligatoria per gli israeliani vaccinati in arrivo dall'estero. Ripreso il monitoraggio dei contagiati

Israele ha deciso di chiudere completamente, da stasera, le sue frontiere per prevenire l’arrivo di persone contagiate dalla variante Omicron del virus del Covid-19, dopo aver annunciato ieri l’interruzione dei voli dall’estero.
Lo si apprende da fonti ufficiali.

La misura del governo israeliano è, per il momento, limitato a due settimane: vietato agli stranieri l’ingresso nel Paese, a meno che non ricevano un permesso speciale da un comitato governativo.

Il governo inoltre ha anche ampliato la quarantena obbligatoria per gli israeliani vaccinati che arrivano dall’estero e ha dato il via libera all’agenzia di sicurezza Shin Bet per riprendere il monitoraggio delle persone infette, secondo i resoconti dei media ebraici.

Gli israeliani vaccinati – che in base alle regole esistenti dovevano fare un test per il coronavirus all’arrivo in aeroporto e rimanere in isolamento fino a quando non avessero ricevuto un risultato negativo – ora dovranno entrare in quarantena per 72 ore e fare un altro test il terzo giorno dopo il loro arrivo. I viaggiatori non vaccinati dovranno invece rimanere in quarantena per almeno una settimana e potranno lasciare l’isolamento solo dopo aver ricevuto un esito negativo del test condotto il settimo giorno.

Gli israeliani provenienti da paesi “rossi” ad alto rischio dovranno essere messi in quarantena in hotel scelti dallo Stato fino a quando non riceveranno un risultato negativo del test del virus. Durante la riunione del governo di ieri sera, il primo ministro Naftali Bennett ha affermato che Israele deve essere cauto e ridurre al minimo i rischi dovuti all’incertezza sulla nuova variante omicron del coronavirus.

“Nelle terapie intensive – ha detto – ho visto troppi giovani, la maggioranza non vaccinati, ma non mancano i vaccinati. E’ venuto il momento che anche il gruppo dei No Vax se ne renda conto. Da convinto fautore della libertà di scelta dico che non possiamo continuare a negare il virus. Basta piazze senza distanziamento, basta incontri inutili e rischiosi per il contagio. Basta pensare che possiamo abbracciarci e baciarci durante le manifestazioni. Dobbiamo fare attenzione. Non possiamo far finta che il problema del Coronavirus mutato non esista. Né negare che il virus è più aggressivo”.

“Dobbiamo prendere atto di questo come del fatto che il vaccino non è l’unica soluzione, perché si muore anche da vaccinati. Serve cominciare a rispettare delle norme ed evitare di fare dimostrazioni pericolose contro le regole anti-contagio”, ha concluso. (ADNKRONOS)

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