Vicenza, "Babbo Natale non esiste" bambini in lacrime

“Babbo Natale non esiste” e i bambini scoppiano in lacrime: genitori infuriati con la preside

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“Babbo Natale non esiste” e i bambini scoppiano in lacrime: genitori infuriati con la preside

Redazione  |
domenica 24 Dicembre 2023

Parole ritenute fin troppo ciniche, ma la dirigente scolastica chiarisce il suo concetto

La leggenda di Babbo Natale è da sempre quella più amata dai bambini, che ci credono e con tutto il loro cuore sperano di ricevere la sua visita, foriera di doni, la notte di Natale. Gli preparano pure latte e biscotti, per scaldarlo dal lungo viaggio in slitta, con le renne, tra i cieli del mondo. Nel loro immaginario è così, ma, secondo Milena Meggiorin, dirigente scolastica del nido “San Giuseppe” di Lerino a Torri, in provincia di Vicenza, “arriverà il momento in cui i nostri bambini cominceranno a metabolizzare, e coglieranno gli indizi che lasceranno presagire che Babbo Natale non esiste, oppure scopriranno mamma e papà che dispongono i regali. Questo fa parte di quel qualcosa che sta cambiando dentro di loro. Ogni bambino è diverso, e finché non è pronto a scoprire la verità, la ignorerà».”.

Parole schiette, concrete, pronunciate dalla preside duranta la festa di Natale prima dei saluti per le vacanze, ma, visto il pianto dei tanti bambini, considerate fin troppo ciniche dai genitori, che quel sogno dei loro piccoli si sforzano di coltivarlo.

Le rimostranze di un papà

Così come riportato da Il giornale di Vicenza, un papà ha dichiarato che «I bambini del nido non hanno sentito perché erano in sagrestia, ma i loro fratelli, sorelle e cuginetti della primaria che si trovavano lì insieme alle famiglie, hanno ascoltato le parole della direttrice. Alcuni di loro, sbalorditi, sono scoppiati a piangere dopo aver chiesto ai genitori se fosse vero o meno che Babbo Natale non esiste».

Il chiarimento

Inevitabile, considerate le polemiche suscitate, la puntualizzazione della dirigente scolastica: «Mentre scrivevo il mio discorso di fine anno ho ricevuto una lettera, arrivata a tutte le scuole della provincia, da parte dell’ufficio scolastico, relativa alla spiacevole situazione accaduta a Firenze, e ho quindi deciso di estrapolarne il messaggio per ribadire l’importanza del pensiero magico. Mi dispiace aver scatenato la furia di alcuni genitori, nelle mie parole non c’era alcuna cattiva intenzione, anzi, per noi era importante precisare il valore di Babbo Natale in quanto figura religiosa, essendo noi una scuola cattolica di ispirazione cristiana».

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