Video mentre spara con fucile sui social, un arresto a Palermo

Spara col fucile e pubblica il video sui social, scatta l’arresto per un 30enne nel Palermitano

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Spara col fucile e pubblica il video sui social, scatta l’arresto per un 30enne nel Palermitano

Redazione  |
mercoledì 21 Febbraio 2024

Denunciata anche la fidanzata. Le accuse sono di porto abusivo di armi ed esplosioni pericolose.

Postano sui social un video mentre sparano con il fucile da caccia in campagna: per questo sono scattati un arresto per un 30enne e una denuncia per la fidanzata 26enne a Termini Imerese, in provincia di Palermo.

Le accuse sono di detenzione e porto abusivo di armi e munizioni ed esplosioni pericolose.

Video di spari con il fucile sui social a Termini Imerese, i fatti

L’attività dei militari è scaturita dalla visione di un video postato in rete sui social. Nel filmato si vedeva una coppia che con un fucile da caccia esplodeva diversi colpi di arma da fuoco in una zona di campagna.

Avviati i dovuti accertamenti, i carabinieri hanno individuato gli indagati e nel corso delle perquisizioni domiciliari, hanno trovato, a casa del 30enne, 2 fucili da caccia e circa 130 cartucce. Per l’uomo, sono quindi scattate le manette, mentre la sua fidanzata 26enne è stata denunciata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese per porto abusivo d’armi e esplosioni pericolose.

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I provvedimenti

Le indagini hanno permesso di risalire al proprietario dei fucili, un parente dell’arrestato che si trova all’estero per motivi di lavoro, e per il quale sono al vaglio della magistratura eventuali profili di colpevolezza.

L’arresto è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese.

È doveroso rilevare gli odierni indagati sono attualmente solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’autorità giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato. Fino ad allora sussiste il principio costituzionale di presunzione d’innocenza.

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