Violenza sessuale di gruppo su turista a Palermo, due arresti

L’orrore si ripete a Palermo, violenza sessuale di gruppo su turista: 2 arresti

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L’orrore si ripete a Palermo, violenza sessuale di gruppo su turista: 2 arresti

Redazione  |
lunedì 15 Aprile 2024

Due palermitani in carcere dopo la coraggiosa denuncia della turista.

I carabinieri del Nucleo Operativo Palermo Piazza Verdi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due palermitani, di 41 e 44 anni, ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista.

Ecco la ricostruzione dell’episodio, che sconvolge nuovamente la città di Palermo dopo il caso del Foro Italico di pochi mesi fa.

Violenza sessuale di gruppo a Palermo su turista

L’indagine, condotta dai carabinieri, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, a carico dei due uomini che, secondo quanto ricostruito, avrebbero violentato una turista nel novembre 2023.

L’immediata attività degli investigatori, sotto la direzione della Procura della Repubblica e supportata dalle competenze e dalla sensibilità dei militari appartenenti alla Rete Antiviolenza del comando provinciale carabinieri di Palermo, appositamente attivata per quei reati contraddistinti dall’abuso e dalla violenza fisica e psicologica della vittima, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e la presunta responsabilità degli autori del reato.

Gli indagati, sono attualmente detenuti nel carcere” Lorusso Pagliarelli”.

L’attività dimostra, ancora una volta, quanto sia indispensabile quale impulso alla repressione di ogni forma di violenza contro le donne, il coraggio di non restare in silenzio e la forza di chiedere aiuto alle forze di polizia.

È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente. La loro posizione verrà vagliata dall’autorità giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.

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Immagine di repertorio

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