Autonomia: la Lezzi, "Criticità per il sistema scolastico" - QdS

Autonomia: la Lezzi, “Criticità per il sistema scolastico”

redazione

Autonomia: la Lezzi, “Criticità per il sistema scolastico”

giovedì 09 Maggio 2019

Secondo la ministro per il Sud, ascoltata dalla Commissione bicamerale sul federalismo fiscale, con la duplicazione delle competenze sarà a rischio il buon andamento della scuola

Sul “sistema scolastico, il Contratto di Governo spiega che il legame dei docenti con il loro territorio non può essere declinato in chiave semplicemente autonomistica o regionalistica, se questo si traduce in una mera duplicazione di procedure e competenze che rischiano di compromettere il buon andamento della scuola”.

Lo ha affermato la ministro per il Sud Barbara Lezzi nel corso dell’audizione svoltasi questa mattina in Commissione bicamerale sul federalismo fiscale.

Nonostante ciò la Lezzi ha detto di ritenere “che una riforma, di questa importanza, dovrebbe essere portata in Parlamento”.

“Sostenere – ha aggiunto, in evidente polemica con la Lega che difende gli interessi del Nord – che una tale intesa possa portare dei vantaggi per tutti, significa non avere alcun timore di sottoporlo al Parlamento, e farla anche emendare a tutti i gruppi politici che rappresentano l’intero territorio, quindi l’interesse nazionale”.

“Come Ministro e come Governo – ha spiegato Lezzi – in considerazione dell’importanza del tema dell’Autonomia, stiamo lavorando da diversi mesi per rispondere alle condivisibili richieste di alcune Regioni del Paese, nell’assoluto rispetto del principio di solidarietà che tutte le Regioni devono osservare”.
“Tengo a sottolineare – ha proseguito il ministro – che le richieste di autonomia, previste nel contratto di governo, devono essere accolte, senza però che questo rappresenti uno strumento per favorire alcune regioni, a scapito di altre: il completamento del suo iter non dovrà in alcun modo comportare un surplus fiscale trattenuto al Nord”.

“Questo dovrebbe essere un po’ la nostra linea di azione: raccogliere le richieste dei singoli territori e stimarne il fabbisogno – ha aggiunto – per consentire loro di operare nelle diverse condizioni, al fine di scongiurare la cristallizzazione delle disuguaglianze esistenti tra le Regioni, in particolare quelle con il Sud. Nessuno ne deve uscire penalizzato”.

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