Stagione balneare, così andremo al mare in sicurezza - QdS

Stagione balneare, così andremo al mare in sicurezza

Chiara Borzi

Stagione balneare, così andremo al mare in sicurezza

sabato 06 Giugno 2020

Dopo l’emergenza Coronavirus, riaprono oggi i lidi in Sicilia nel rispetto delle linee guida dell’Ordinanza del 17 maggio. Gli imprenditori balneari siciliani punteranno su un’attività essenziale, ma efficace, adempiendo ai provvedimenti necessari contro il Covid-19

CATANIA – La ripartenza turistica della Sicilia passa anche dalla riapertura degli stabilimenti balneari, quindi dalla possibilità di tornare in spiaggia in sicurezza. L’attività in Regione riparte oggi, 6 giugno, come previsto da l“Ordinanza contingibile e urgente del 2 giugno 2020”.

Ai nastri di partenza della stagione balneare 2019-2020 non si presenteranno tutti i gestori siciliani, ma solo coloro che, calcoli previsionali alla mano, hanno avuto la possibilità d’investire i propri risparmi per la riapertura e messa in sicurezza degli stabilimenti. Il Sindacato Italiano Balneari Sicilia si è mosso in maniera tempestiva, confrontandosi sulle previsioni estive già durante il lockdown, sapendo già di non poter contare sul supporto dei prestiti previsti del Decreto Liquidità e quindi pianificando un’attività che prevedeva almeno un equilibrio dei bilanci economici.

Anche nell’Isola si è corso il rischio di non riaprire gli stabilimenti e l’emergenza è rientrata solo grazie all’approvazione finale di linee guida contro il Covid-19 dalla forte impronta “balneare”, diverse dalle linee guida iniziali diffuse da Inail a metà maggio. SIB Sicilia ha poi definito positivo “l’atteggiamento di ascolto” avuto dal governatore Nello Musumeci e l’assessore all’Ambiente Salvatore Cordaro, ma non sente vicino il Governo nazionale: “Una cosa che ha dato conforto è stato vedere l’amministrazione regionale venirci incontro togliendo i canoni demaniali – ha spiegato il presidente del Sindacato Balneari Sicilia Ignazio Ragusa -. C’è stato anche consentito l’accesso per le attività propedeutiche e intervenire sulle strutture che non erano state manutenute nella stagione invernale. La ripartenza rimane comunque complicata – ammette Ragusa – ma grazie alla spinta di Sicilia, Emilia-Romagna e Liguria abbiamo almeno delle linee guida che ci permetteranno di coprire le spese.

Tra i punti approvati a maggio da Inail non c’era un solo intervento sostenibile. Le distanze tra gli ombrelloni o tra le cabine eliminava circa il 70 per cento dei posti disponibili, mentre un imprenditore balneare deve ottenere almeno un 70 per cento di presenze per poter dire di avere coperto le spese”. Secondo le linee guida recepite dalla Regione Sicilia con “Ordinanza contingibile e urgente n. 21 del 17 maggio 2020” è necessario assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).

Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.

I lidi siciliani saranno aperti, ma senza restyling e senza nuovi bagnini brevettati. L’assenza di operazioni di restyling all’interno delle strutture è il prezzo da pagare per la pandemia. Sono saltati anche i corsi per bagnini, quelli che garantivano i brevetti, da rinnovare annualmente.

Gli imprenditori balneari siciliani punteranno su un’attività essenziale, ma efficace, adempiendo ai provvedimenti necessari contro il Covid-19 e la sicurezza generale dei bagnanti. “La spiaggia sarà uno dei luoghi più sicuri in cui passare l’estate – garantisce Ignazio Ragusa – anche perché è luogo già salubre. Non siamo riusciti ad ottenere l’estensione dei canoni demaniali fino al 2033, quindi chi sta montando lo sta facendo con i risparmi, ma garantiremo a tutta l’utenza (senza paura di accogliere turisti provenienti dal Nord Italia) la nostra presenza per un duplice motivo: non vogliamo dare la sensazione ad un clientela fidelizzata di abbandonare la nostra mission, vogliamo poi mostrare responsabilità evitando che tutti i bagnanti si riversino nelle spiagge libere. Il nostro servizio aiuterà il rispetto delle disposizioni di sicurezza, contribuirà a dare maggiore razionalità agli spazi marittimi, e l’avvio di una stagione balneare sicura”.

Un ultimo appello viene rivolto agli utenti che hanno meno dimestichezza con le app di prenotazione introdotte nell’estate 2020: “E’ uno strumento efficace ed utile che gran parte dei nostri gestori utilizzeranno – ammette il presidente SIB Sicilia – ma non intendiamo lasciar fuori chi non sa utilizzare questi strumenti. E’ uno strumento consigliato, ma non obbligatorio né sostitutivo delle possibilità di prenotare telefonicamente o cercando una postazione libera arrivando sul posto”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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