Euroscience Open Forum 2012. Attesa sulle prospettive genetiche - QdS

Euroscience Open Forum 2012. Attesa sulle prospettive genetiche

Bartolomeo Buscema

Euroscience Open Forum 2012. Attesa sulle prospettive genetiche

giovedì 26 Luglio 2012

Conferenze di James Watson, premio Nobel 1962, e Craig Venter, pioniere della biologia sintetica. Anche genoma, cellule artificiali, energia, riscaldamento globale protagonisti
 

DUBLINO – La sporca Dublino ebbe a dire James Joyce, tanti anni fa. La pulita Dublino e una vera città della scienza è stata per noi la prima sensazione entrando in quella sorta di cilindro di vetro che affonda in un enorme blocco di cemento che è il Convention Centre of Dublin.
Qui ha avuto luogo dall’11 al 15 luglio l’Euroscience Open Forum 2012. Uno spazio dove scienziati di varie discipline, cinque premi Nobel, decisori politici e una nutrita schiera di giornalisti si sono dati appuntamento per parlare di scienza a 360 gradi. Dna, genoma, cellule artificiali, energia, riscaldamento globale, antropologia, astronomia, computer quantici, sostenibilità ambientale sono termini che abbiamo sentito risuonare in un clima di sereno scambio di idee.
Molti i nomi prestigiosi che hanno tenuto lezioni magistrali, tra cui il professor James Watson che insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins sono stati insigniti nel 1962 del premio Nobel per aver, nel 1953, determinato la struttura del Dna.
Grande interesse hanno destato le due conferenze del dottor Craig Venter (a sinistra nella foto), uno dei responsabili dello Human Genome Project e pioniere della biologia sintetica ovvero della possibilità di generare la vita in laboratorio.
La prima lezione dal titolo “Che cos’è la vita” si è svolta ,giovedì 12 luglio, presso l’Exam Hall del Trinity College, dove nel febbraio 1953 Erwin Schroedinger tenne una serie di lezioni poi raccolte, nel 1944, nel libro “Che cos’è la vita”. Libro che dieci anni dopo ha ispirato gli scopritori della struttura del Dna e che contiene alcune ipotesi di natura prettamente fisica su come l’informazione ereditaria delle cellule viventi può essere codificata in una struttura chimica attraverso il modello del cristallo aperiodico.
Venter con un parlare pacato, lontano dagli usuali scoop che hanno caratterizzato lo scienziato, ha tracciato le tappe fondamentali della genetica e le prospettive future.
La seconda lezione dal titolo “Leggere e scrivere l’informazione genetica” si è tenuta venerdi 13 luglio, presso l’auditorium del Convention Centre. Anche questa volta, Venter, con chiarezza pragmatica tutta americana, e con tante citazioni dei suoi lavori scientifici, ha fatto il punto sulle ultime ricerche della biologia sintetica.
In teoria, ha affermato lo scienziato americano abbiamo già oltrepassato la soglia della possibilità di progettare la vita in laboratorio. Certamente tutto ciò pone un problema etico che bisogna attentamente valutare.

Bartolomeo Buscema
Twitter:@bartbuscema

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