Grande interesse hanno destato le due conferenze del dottor Craig Venter (a sinistra nella foto), uno dei responsabili dello Human Genome Project e pioniere della biologia sintetica ovvero della possibilità di generare la vita in laboratorio.
La prima lezione dal titolo “Che cos’è la vita” si è svolta ,giovedì 12 luglio, presso l’Exam Hall del Trinity College, dove nel febbraio 1953 Erwin Schroedinger tenne una serie di lezioni poi raccolte, nel 1944, nel libro “Che cos’è la vita”. Libro che dieci anni dopo ha ispirato gli scopritori della struttura del Dna e che contiene alcune ipotesi di natura prettamente fisica su come l’informazione ereditaria delle cellule viventi può essere codificata in una struttura chimica attraverso il modello del cristallo aperiodico.
La seconda lezione dal titolo “Leggere e scrivere l’informazione genetica” si è tenuta venerdi 13 luglio, presso l’auditorium del Convention Centre. Anche questa volta, Venter, con chiarezza pragmatica tutta americana, e con tante citazioni dei suoi lavori scientifici, ha fatto il punto sulle ultime ricerche della biologia sintetica.
In teoria, ha affermato lo scienziato americano abbiamo già oltrepassato la soglia della possibilità di progettare la vita in laboratorio. Certamente tutto ciò pone un problema etico che bisogna attentamente valutare.
Bartolomeo Buscema
Twitter:@bartbuscema