Almaviva: siglata ipotesi accordo su patto lavoro a Palermo, 3.400 i lavoratori del call center - QdS

Almaviva: siglata ipotesi accordo su patto lavoro a Palermo, 3.400 i lavoratori del call center

Almaviva: siglata ipotesi accordo su patto lavoro a Palermo, 3.400 i lavoratori del call center

venerdì 20 Luglio 2018
 
Almaviva Contact e organizzazioni sindacali hanno siglato oggi a Palermo, nella sede della Regione Siciliana, l’ipotesi di accordo sul patto per il lavoro per il rilancio del call center palermitano.
 
L’accordo sarà sottoposto nei prossimi giorni alla consultazione dei lavoratori.
 
I sindacati però sono divisi. La Slc Cgil non ha sottoscritto l’accordo di programma quadro, siglato nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro, che ha avuto l’ok di Fistel Cisl, Ugl e Uilcom UIL, azienda, Regione e Comune.
 
Sono 3.400 gli operatori del call center palermitano, impiegato dal colosso delle telecomunicazioni.
 
"Questo accordo – dice il segretario provinciale della Slc Cgil, Maurizio Rosso – non tutela minimamente i lavoratori di Almaviva. Introduce il controllo a distanza del personale, in piena violazione dello Statuto dei lavoratori. In Sicilia 20 mila persone lavorano nelle settore delle Tlc ma nell’accordo non c’è nemmeno un accenno su questo fronte. Tagli a salari e diritti".
 
Andrea Antonelli, presidente di Almaviva Contact, dice: "Mettiamo in campo uno sforzo condiviso straordinario per collocare la nostra capacità competitiva sulla qualità del servizio. Un risultato importante, accompagnato da attenzione istituzionale, che deve essere garantito da un quadro di pieno rispetto delle regole e da un corretto sviluppo delle condizioni di mercato".
 
Il Patto per il lavoro – dice Almaviva Contact – è definito da un’ipotesi di accordo cornice che comprende: il ripristino integrale dal 1 agosto di tutte le voci retributive, temporaneamente sospese (Tfr e scatti di anzianità); consolidamento e crescita delle attività; la riduzione programmata degli ammortizzatori sociali; il piano qualità per il rilancio dell’efficienza e l’incremento della produttività, con il coinvolgimento attivo e propositivo dei lavoratori ed un ruolo di riferimento delle rappresentanze sindacali; un percorso di formazione e riqualificazione professionale nell’ambito del processo di trasformazione digitale del territorio; strumenti per la gestione non traumatica degli esuberi, a valle del consolidamento del sito produttivo di Palermo; l’avvio di un confronto per la definizione di una contrattazione di secondo livello.
 

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