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Catania – Una discarica dei rifiuti vicino all’Oasi del Simeto

Melania Tanteri

Catania – Una discarica dei rifiuti vicino all’Oasi del Simeto

mercoledì 28 Ottobre 2015

Una protesta per difendere la riserva naturale: in migliaia insieme ad esponenti della Cgil. Sono stati già segnalati danni respiratori ad alcuni bambini nella scuola di Librino

CATANIA – Una marcia a difesa della riserva naturale e del vicino centro abitato. Una manifestazione per dire no a un nuovo impianto di biostabilizzazione dei rifiuti che renderebbe l’aria irrespirabile, più di quanto non lo sia adesso.
Sabato scorso, in migliaia hanno protestato contro la discarica in Contrada Coda Volpe, una vera e propria bomba sulla testa dei residenti di Vaccarizzo: dalla Statale 114 ai cancelli della Sicula trasporti, cittadini di ogni età, movimenti politici ed associazioni hanno difeso il loro diritto ad abitare in una zona priva di cattivi odori e l’Oasi del Simeto, a pochi passi dalla discarica, che sta subendo danni ingenti proprio a causa dell’impianto.
Tra i manifestanti, anche gli esponenti della Cgil, che segnalano problemi per la salute pubblica. All’impianto già funzionante, infatti, è stata concessa un’altra autorizzazione per la costruzione di una piattaforma per la lavorazione e la separazione dei rifiuti,  la cosiddetta indifferenziata. I rifiuti arrivano  da tutte le parti della Sicilia e lo stabilimento si trova proprio nel cuore della riserva orientata a sud di Catania.
“In virtù di quale criterio è stata concessa l’autorizzazione  per  costruire la piattaforma?  – si chiedono il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, e il segretario confederale Claudio Longo -. E pensare che oltre al terribile impatto ambientale, a circa 400 metri sorge una scuola che per fortuna, a differenza di tante altre, vede crescere di anno in anno le iscrizioni, al punto che le aule non sono più  sufficienti e tanti  alunni vengono trasferiti nella scuola di Librino”. Nei giorni scorsi, riportano ancora Longo e Rota, alcuni  bambini che frequentano il plesso scolastico si sarebbero sentiti male avvertendo sintomi di intossicazione e vomito.
 “Anche questi episodi – raccontano ancora i sindacalisti – ci hanno spinto, insieme a numerosi genitori e agli abitanti di Vaccarizzo (circa 4000 persone) ad indire per la manifestazione di protesta per denunciare la gravità della situazione e che il sindacato decide di segnalare”.
Un’altra “emergenza” come quella di Misterbianco e di Motta, secondo il sindacato, tanto che alla marcia era presente una delegazione del comitato No discarica.
I danni respiratori non sono gli unici segnalati. Palese, infatti, la delusione di chi, per lasciare la città, ha investito in un pezzetto di terra o in una casetta in zona Vaccarizzo. “Eravamo venuti a vivere qui per sottrarci all’inquinamento catanese, invece in certe ore del giorno non possiamo nemmeno aprire le finestre”, racconta una partecipante alla manifestazione. E molti, infatti, si sono già trasferiti altrove.

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