Colpire gli illeciti senza fermare la città - QdS

Colpire gli illeciti senza fermare la città

Maria Francesca Fisichella

Colpire gli illeciti senza fermare la città

venerdì 12 Marzo 2010

Forum con Vincenzo D’Agata, Procuratore capo della Repubblica di Catania

CATANIA – Dal suo punto di vista privilegiato come Procuratore della Repubblica di Catania, come responsabile della Dda per la Sicilia orientale, qual è la situazione sul territorio?
“All’interno dell’ufficio la situazione è decisamente peggiorata a causa delle gravi carenze di personale. Abbiamo perduto circa 12 unità su 40; altre due ci lasceranno e non sono previsti rimpiazzi. Questo ci crea delle difficoltà nel mantenere gli equilibri. Ci costringe a fare una selezione dei processi da seguire in ordinaria e nonostante si lavori a pieno ritmo, questa situazione, nel tempo, influisce sull’andamento dei lavori. A fronte di una situazione non facile i risultati sono, però, positivi. Certamente favoriti dall’intensa sinergia tra forze di Polizia e Magistratura. Ciò dà i suoi frutti sul controllo del territorio. Gli arresti eccellenti di personaggi di spicco dei clan mafiosi lo dimostrano. Non pensiamo di certo di aver sconfitto la mafia, poiché si riorganizzeranno, ma sicuramente gli arresti creano momenti di disorientamento che concedono una tregua alla città”.
Sul territorio di Catania, c’è collaborazione tra i diversi gruppi della criminalità organizzata?
“Con il summit che ha visto l’arresto dei capi del gruppo Santapaola-Laudani, si sta verificando una depauperazione del gruppo a vantaggio del gruppo Cappello, economicamente molto potente e, dunque, in grado di reclutare uomini sottraendoli all’altro. Catania, come ho avuto modo di affermare in altre circostanze, ha una criminalità “caleidoscopica”. Ha cioè  contrariamente alla criminalità di Palermo, di Cosa nostra una criminalità flessibile, in continua evoluzione, pur rimanendo i grandi punti di riferimento, ovvero i Santapaola, i Cappello e così via. All’interno di questi gruppi ci sono varie frammentazioni. Ma in definitiva, comparando mezzi e risultati, mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto dalla nostra Questura e dei risultati raggiunti”.
Cosa può dirci sul fronte della lotta ai reati contro la Pubblica amministrazione?
“Se la lotta alla criminalità organizzata può paragonarsi ad un film d’azione, la lotta all’illegalità contro la Pubblica amministrazione è un film d’ambientazione. Non possiamo attenderci cioè dei risultati tanto veloci. Sono più statici. Tuttavia, alcune importanti indagini, per esempio quella sul Piano parcheggi e quella sul buco di bilancio del Comune di Catania sono in corso ed in fase dibattimentale. Altro settore fortemente monitorato è quello degli appalti, dove è noto il meccanismo del pizzo pagato sotto forma di subappalto. A volte si riscontra la mediazione del mafioso, il quale pilota l’aggiudicazione verso determinate imprese con l’accordo, preventivo, di aggiudicazione di subappalti a prezzi “politici”.
Il blocco dei lavori, quando si riscontrano illeciti, impedisce il completamento dei lavori stessi. Che fare in questi casi?
“In questo frangente non siamo aiutati dalle Amministrazioni. È nostro dovere intervenire in un certo modo per far fronte agli illeciti, ma questo non significa che nel momento in cui si mette a segno un sequestro deve intendersi “a vita”. Si devono poter trovare dei canali di sblocco per via amministrativa, e poi porli al cospetto dell’Autorità giudiziaria. Prendiamo in esame la questione parcheggi. Si deve poter dimostrare che questi parcheggi sono qualcosa di deontologicamente lecito, diversamente è come se si parlasse di realizzare un deposito di materiale radioattivo sul lungomare di Catania, e dunque improponibile. Se si dimostra che ci sono delle “smagliature” che vanno ricucite, la magistratura ne prenderà atto con provvedimenti che sblocchino la situazione. Nella misura in cui lo consente la legge, bisogna procedere a svincolare le responsabilità personali dalla continuazione dell’opera pubblica. Come cittadino è naturale che mi duole il fatto di vedere una delle più belle piazze della città, Piazza Europa, deturpata da questa situazione”.
 

 
Successi nella lotta alla mafia con gli arresti eccellenti che pongono un freno anche al traffico di droga
 
Quali altri settori vi impegnano maggiormente?
“Accanto all’azione antimafia c’è anche la lotta allo spaccio di droga”.
È un settore in espansione?
“È un settore particolarmente forte, poiché ingenti sono i ricavi. È dunque appetibile. Ad esempio, il gruppo Cappello, che dicevamo è particolarmente forte sul piano economico, lo è proprio perché particolarmente dedito al traffico di stupefacenti”.
Che dire dei collaboratori di giustizia, i pentiti?
“Sarebbe ingiusto negare l’apporto fornito dai pentiti. La capacità investigativa degli organi di polizia, attraverso il costante monitoraggio, permette di individuare i cambiamenti, le evoluzioni, le strategie della criminalità. Ma, una cosa è avere i mezzi per acquisire questi scenari, altra cosa è acquisire le prove di un reato e colpire secondo la legge. E in questo sono fondamentali i pentiti e le intercettazioni. Anche se, vorrei aggiungere, un problema intercettazioni esiste per via dell’uso improprio che a volte se ne fa. Però, è altrettanto vero che non se ne possa fare a meno. È all’interno di questa contrapposizione di interessi, da un lato la tutela della privacy e dall’altro l’esigenza di giustizia, che si deve trovare il giusto mezzo. Non credo che ci siano persone di buon senso che possano negare l’esigenza di introdurre dei correttivi a tutela della riservatezza. Si dovrebbe poter scindere gli argomenti pertinenti, da quelli non pertinenti alle indagini. C’è da aggiungere anche l’importanza della lettura e della trascrizione della stessa intercettazione, che non deve essere sottovalutata”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017