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Catania – Parziale, teorico e pieno di difetti. I commercianti stroncano il Pgtu

Melania Tanteri

Catania – Parziale, teorico e pieno di difetti. I commercianti stroncano il Pgtu

mercoledì 27 Luglio 2011

L’assessore alla Viabilità, Pasqua: “Esaurita la parte tecnica, continueranno i tavoli di concertazione”. Sonora bocciatura per il Piano generale del traffico urbano presentato dalla Giunta

CATANIA – Parziale, ancora teorico, e con alcuni evidenti difetti di istruttoria. È questa l’opinione della Confcommercio di Catania sul Piano generale del traffico urbano, presentato alla città lo scorso mese di giugno e che, a breve, dovrebbe essere portato in Consiglio comunale per essere approvato.
Si tratta di uno degli atti del Put, il Piano urbano del traffico, previsto dall’art. 36 del nuovo Codice della strada, obbligatorio per i comuni con più di 30.000 abitanti, costituito infatti da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale, dei pedoni, dei mezzi pubblici e privati, realizzabili nel breve periodo.
“Abbiamo esaminato attentamente – ha spiegato Francesco Sorbello, funzionario dell’associazione etnea – la proposta presentata dall’amministrazione e approfondito alcuni aspetti con i tecnici dell’ufficio preposto  e, pur dando atto al Comune per aver affrontato, per la prima volta, la problematica traffico in maniera organica, pensiamo che il Piano sia parziale, ancora teorico e che presenti dei difetti di istruttoria”.
A renderlo incompleto, secondo quanto esposto, sarebbe l’assenza di studi relativi ad alcune aree specifiche della città, come la via Palermo o la via Vincenzo Giuffrida, da sempre nodi fondamentali per il traffico in entrate e in uscita dalla città.
“L’amministrazione – ha aggiunto Sorbello – sembra non aver considerato la città nel suo complesso, né studiato bene gli effetti di alcune scelte, come per esempio la chiusura di piazza Duomo al traffico veicolare. Il provvedimento, infatti, avrà effetti sulle attività commerciali della zona, penalizzandole, quando invece il commercio proprio in questa zona rappresenta l’unico deterrente al degrado urbano”.
Secondo Confcommercio, un altro evidente difetto del Piano predisposto dall’amministrazione sarebbe l’assenza, tra gli obiettivi, del sostegno all’economia cittadina che, tra micro e piccole imprese, è rappresentata da circa settemila attività.
Nemmeno il sistema pensato per il trasporto pubblico andrebbe incontro alle esigenze del commercio, né della viabilità, non intercettando, per esempio, i flussi veicolari in movimento per motivi di studio o considerando gli orari dell’ingresso e dell’uscita da scuola. Insomma, secondo i commercianti mancano elementi precisi in assenza dei quali l’intero Pgtu resta, appunto, ancora teorico.
“I tempi di percorrenza dei bus – ha aggiunto Giovanni Saguto, presidente Ascom Confcommercio – nonostante le corsie protette, resterebbero elevati e incompatibili con i tempi propri dell’utenza: solo la metropolitana realizzata nell’ambito della cosiddetta Area vasta, ovvero l’insieme dei comuni dell’hinterland, potrebbe intercettare a monte le grandi masse di utenza dirette nel capoluogo, assicurando un trasporto efficiente”.
L’assenza di un respiro metropolitano, che includa l’analisi dei flussi nei paesi limitrofi alla città etnea, così come gli studi sui flussi in particolari zone, costituirebbero gravi difetti di istruttoria.
“Il provvedimento – ha spiegato l’assessore comunale alla Viabilità, Alberto Pasqua – non vuole penalizzare in alcun modo il commercio e i commercianti, con i quali il dialogo rimane aperto. È infatti importante che progetti di questo tipo siano affrontati con uno spirito propositivo, dato che hanno come scopo l’interesse collettivo”.
“Una volta esaurita la parte tecnica – ha concluso l’assessore – continueranno i tavoli di concertazione in cui verranno ascoltati i suggerimenti e apportate, se necessario, le opportune modifiche”.

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